Governo, Gualtieri: "Mai escluso il ricorso al Mes. Autostrade?Decisivo Conte" - Affaritaliani.it

Economia

Governo, Gualtieri: "Mai escluso il ricorso al Mes. Autostrade?Decisivo Conte"

Il ministro dell'Economia rassicura sui 10 mld di debito di Aspi: "Resta dov'è non è a carico di Cdp"

Governo, Gualtieri: "Mai escluso il ricorso al Mes. Autostrade?Decisivo Conte"

Il governo, dopo la delicata partita giocata sul fronte Autostrade, con l'uscita di scena dei Benetton e l'entrata dello Stato nella società, attraverso Cdp e prestiti, si prepara a scendere in campo per la partita europea, la più delicata. A Bruxelles si decide il destino dei Paesi più colpiti dalla crisi economica in seguito alla pandemia da Coronavirus, tra questi c'è l'Italia: è il giorno del Recovery Fund. Di tutti questi temi, parla in un'intervista al Corriere della Sera il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri, che tiene viva la possibilità di ricorrere al Mes: "Il governo non ha mai escluso l’uso della nuova linea di credito dl Mes".

"Su Autostrade - spiega Gualtieri - non c’è stato nessuno scontro, ma un complesso confronto con Aspi che si è sbloccato in extremis. A fare la differenza è stata proprio la nostra compattezza. La leadership del presidente Conte, il lavoro della ministra Paola De Micheli e l’impegno di tutto il governo sono stati decisivi. Il debito di 10 mld - spiega - resta ad Aspi, non si sposta da nessuna parte, resta dov’è, in Aspi, che conserverà una redditività adeguata a ripagarlo, senza gravare in nessun modo sul bilancio dello Stato".

Sul Recovery Fund: "È decisivo - dice Gualtieri al Corriere - chiudere il negoziato al più presto, se possibile già in questo Consiglio europeo. Io sono fiducioso. I dati economici, come ha ricordato Christine Lagarde, ci dicono che una rapida implementazione del programma Next Generation Eu è essenziale per raggiungere una ripresa solida, sostenibile, orientata al futuro e capace di salvaguardare il mercato unico. Su questa posizione, che l’Italia ha sostenuto fin dall’inizio con forza, è maturato un largo consenso il che rappresenta una novità politica di straordinario rilievo. La proposta di Charles Michel conferma l’ammontare complessivo, la ripartizione tra trasferimenti e prestiti e l’architettura del Recovery Fund. E non era scontato. Ci batteremo con forza per non modificare questi elementi. Esistono inoltre alcune criticità in quella proposta su cui saremo molto determinati".