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Economia
Immobiliare, i tassi alti portano insolvenze: bomba da 15 mld sulle banche

Immobiliare, i tassi alti portano insolvenze: tremano le banche

Le condizioni di mercato migliorano, tuttavia, affrontare il debito immobiliare e superare le difficoltà causate dalle svalutazioni degli asset commerciali richiede più di una semplice diminuzione dei tassi di interesse. Secondo l'ultima analisi di Aew, uno dei principali gestori di investimenti immobiliari con oltre 82 miliardi di attività gestite, ci si aspetta che ci siano inadempienze sui prestiti immobiliari per un totale di 42,5 miliardi di euro nei prossimi tre anni, con conseguenti perdite previste per gli istituti di credito per un totale di 14,5 miliardi di euro. La discesa dell'inflazione e la prospettiva di una riduzione dei tassi di interesse, inclusi quelli sui mutui e sui finanziamenti per gli immobili commerciali nell'Eurozona, dovrebbero riattivare il mercato già a partire dal 2024, con una maggiore accelerazione nel 2025. Tuttavia, molti investitori devono ancora affrontare sfide nel rifinanziamento dei loro prestiti esistenti a causa della riduzione dei valori delle garanzie.

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Secondo Hans Vrensen, responsabile della ricerca e della strategia europea presso Aew, basandosi sulla loro metodologia in tre fasi, si prevede che circa il 7,5% dei prestiti immobiliari europei contratti nel settore commerciale tra il 2018 e il 2021, pari a 42,5 miliardi di euro, finirà in default, con il 12,5% rappresentante le perdite non recuperabili, stimati intorno ai 14,5 miliardi di euro. Queste previsioni sono allineate alle perdite storiche sui prestiti CMBS europei dopo la crisi finanziaria globale. La Germania sembra essere il paese più colpito, con perdite stimate intorno al 14,5% dei prestiti garantiti originati tra il 2018 e il 2021.

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Le banche tedesche sono state sotto osservazione per un po' di tempo, avendo il maggior numero di prestiti immobiliari commerciali nell'Unione Europea, ma finora solo una piccola parte di tali prestiti è stata classificata come sofferenza. Questo potrebbe essere attribuito al fatto che le valutazioni immobiliari tedesche sono basate su un approccio a lungo termine che riduce le fluttuazioni dei prezzi e che le valutazioni non vengono aggiornate così frequentemente come negli Stati Uniti e nel Regno Unito.

La Banca Centrale Europea sta incoraggiando le istituzioni a costituire accantonamenti utilizzando parte dei profitti eccezionali dello scorso anno, ma le regole contabili restrittive limitano tale possibilità. Aew stima che ci sarà un deficit di finanziamento del debito europeo di 90 miliardi di euro in 20 paesi, il che significa che quasi il 16% dei prestiti immobiliari europei potrebbe essere difficile da rifinanziare, specialmente quelli originati tra il 2018 e il 2021.

Intanto, la Royal Bank of Canada ha segnalato deterioramenti nei crediti immobiliari e ha aumentato le riserve in modo precauzionale, mentre Alecta, il principale fondo pensione svedese, ha subito una svalutazione del 19% sul suo investimento più grande in Heimstaden Bostad AB, un importante sviluppatore e proprietario di immobili residenziali in Europa.






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