Iran, tech e lusso al tappeto se gli Usa entrano in guerra. Ecco dove investire in un mercato pronto a scoppiare - Affaritaliani.it

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Iran, tech e lusso al tappeto se gli Usa entrano in guerra. Ecco dove investire in un mercato pronto a scoppiare

Un intervento diretto nel conflitto Israele-Iran potrebbe scatenare crolli immediati negli asset di investimento, con forti perdite soprattutto per azioni tech, industriali e di consumo "di lusso"

di Rosa Nasti

Guerra Usa in Medio Oriente: i mercati tremano, tech e lusso sprofondano. Ecco dove conviene mettere i soldi

Le tensioni tra Israele e Iran stanno spingendo gli Stati Uniti a schierare nuovi aerei militari nel Medio Oriente. L’ombra di un attacco Usa contro Teheran si fa sempre più concreta. Ma la vera domanda è: se scoppiasse la guerra, cosa succederebbe davvero ai mercati? Quali asset volerebbero e quali crollerebbero?

Il petrolio sta già salendo a picco, mentre tutti si chiedono dove conviene mettere i soldi in un mercato pronto a scoppiare. Azioni? Materie prime? Dollaro? E soprattutto: come mettere in sicurezza i propri investimenti in un caos che può esplodere da un momento all’altro? Per far luce sul campo minato degli investimenti in tempi di guerra, Affaritaliani.it ha interpellato Saverio Berlinzani analista di ActivTrades.

"Un intervento diretto da parte degli Usa nel conflitto Israele Iran, potrebbe, in linea teorica avere conseguenze devastanti sui mercati, con crolli e ripercussioni immediate degli asset di investimento, mentre verrebbero, in tal caso , privilegiati, gli asset rifugio", commenta Berlinzani. "Tra gli asset di investimento più significativi troviamo le Borse, in particolare azioni cicliche e titoli growth,  la tecnologia, e beni di consumo discrezionali, e i titoli industriali che soffrono l’incertezza e l’aumento dei tassi reali. I titoli growth sono penalizzati da fuga verso la liquidità e rialzo dei rendimenti obbligazionari."

E aggiunge: "Ma assisteremmo altresì ad una fuga di capitali dalle obbligazioni in valute emergenti ad alto rendimento quali quelle in divise come peso messicano, lira turca, rupia indiana, che potrebbero  crollare, insieme però a Euro, Sterlina, Aud, Cad e Nzd."

Sugli asset rifugio, invece, che potrebbero beneficiarne, Berlinzani spiega che "ci sono  il petrolio che secondo alcuni potrebbe superare i 150 dollari al barile (specie nel caso di chiusura dello stretto di Hormutz), il Gas naturale, l'oro, classico asset rifugio che sale su incertezza, inflazione e ribasso dei tassi reali, ma anche argento e rame. Non dimentichiamo i titoli del settore della Difesa, mentre sulle valute, il Chf assolutamente da privilegiare nel caso di conflitto allargato."

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