Irlanda nuova terra promessa dopo la Brexit. Dalla finanza alla cultura - Affaritaliani.it

Economia

Irlanda nuova terra promessa dopo la Brexit. Dalla finanza alla cultura

Paolo Brambilla

I poli universitari irlandesi si stanno attrezzando per accogliere migliaia di studenti da tutto il mondo

Secondo la rivista Mag di legalcommunity.it, "arrivano in Irlanda da studi blasonati come Freshfields, Eversheds o Slaughter and May i solicitors che, temendo gli effetti collaterali della Brexit, cercano di mettere al riparo da brutte sorprese la possibilità di poter continuare a operare senza impedimenti nell’Unione europea".

Secondo la Law Society irlandese sono 810 gli avvocati inglesi che hanno chiesto di essere iscritti all’albo di Dublino. Inclusi i praticanti locali, quest’anno in Irlanda dovrebbero essere 1.347 i nuovi solicitors. Un vero record, considerato che il 2008, con 500 nuovi iscritti, era passato alla storia come uno degli anni più prolifici per la professione.

 

IRLANDA IN POLE POSITION DOPO LA BREXIT

 

Ma non sono solo gli studi legali ad anticipare la scelta di trasferirsi in Irlanda. Ricordiamo che, se trascuriamo l'Isola di Malta, l'unico Paese dove si parlerà ancora inglese in Europa sarà l'Irlanda, già favorita da normative fiscali attraenti e collaudate.

Le società giapponesi, indiane, cinesi, e in generale quelle che hanno gli headquarters nella metà orientale del mondo, hanno già ampiamente comunicato che con la conferma della Brexit lasceranno la City londinese per trovare nuove sedi all'interno dell'Unione Europea. Sarà Dublino? Le probabilità sono molto alte.

 

CULTURA E FINANZA SULLO STESSO PIANO

 

I poli universitari irlandesi si stanno attrezzando per accogliere migliaia di studenti da tutto il mondo. Non si tratta solo di giovani che desiderano apprendere la lingua inglese (Dublino è famosa per le sue iniziative in merito) ma anche di approfittare di una cultura anglosassone che non faccia dimenticare lo stile di vita dei londinesi o gli storici edifici di Cambridge od Oxford.

 

ANCHE L'ITALIA PUO' SFRUTTARE LA BREXIT

 

Anche l'Italia sta finalmente comprendendo che la Brexit costituisce, per tutti i Paesi europei che restano all'interno dell'Unione, una vera opportunità. La nostra cultura è apprezzata in tutto il mondo, e anche se non potremo eccellere nell'insegnamento della lingua inglese in se stessa, potremo comunque attirare un nutrito gruppo di studenti per molte altre materie di alto livello, che vengono già insegnate in inglese anche in Italia.

Infine, quali e quante opportunità si stanno aprendo sul profilo istituzionale? Alcune città italiane si sono già candidate come centri di eccellenza in campo alimentare, finanziario, innovativo. 

Non c'è dunque solo Dublino in gara.