Economia
Italiani tra i più ignoranti in finanza, ma sono curiosi e pronti a investire

Cresce la fiducia nei confronti dei consulenti finanziari e assicurativi: più della metà dei risparmiatori sente la necessità di rivolgersi al consulente
Italiani ignoranti in educazione finanziaria
Gli italiani sono attenti alla propria ricchezza finanziaria e considerano importante investirla e proteggerla, ma in quanto ad educazione finanziaria e assicurativa il giudizio è insufficiente. Un'indagine di Edufin Index evidenzia che oltre il 50% degli italiani non raggiunge un livello di competenza adeguato a prendere decisioni informate sulle proprie finanze. Le aree indagate sono principalmente due: la prima riferibile alle conoscenze degli italiani e a come si valutano, la seconda, più concreta, a come si comportano quando devono decidere come impiegare il denaro.
La conoscenza resta comunque mediocre, con 1/3 della popolazione adulta che ammette di avere un livello di conoscenza bassa della materia ma si pone l'intento di migliorare e approfondire temi potenzialmente utili in occasione di scelte finanziarie importanti , dimostrandosi interessata a attivandosi per decidere come investire. Lo confermano gli indicatori che misurano la condotta e la propensione che raggiungono quote sopra la sufficienza. Cresce la fiducia nei confronti dei consulenti finanziari e assicurativi: più della metà dei risparmiatori sente la necessità di rivolgersi al proprio consulente in materia di investimenti, riconoscendo a questa figura un ruolo di aiuto nel trasferire competenze finanziarie nell'ambito del nucleo familiare.
Secondo un rapporto Censis Assogestioni, da questi professionisti, poco più del 40% degli italiani si aspetta chiarezza, cioè la capacità di esporre in modo sobrio rischi e vantaggi degli investimenti suggeriti, mentre il 35% chiede preparazione ed esperienza e il 25% risposte alle proprie domande ,dubbi e bisogni. Infine, il 20% cerca competenza e capacità di trasmettere sicurezza, mentre il 22% si aspetta velocità di reazione a quel che succede e alle possibili conseguenze sugli investimenti. In questa prospettiva, i consulenti che devono portare una crescita culturale nelle famiglie son destinati a diventare un vero e proprio supporto nella pianificazione finanziaria a lungo termine che unisca le tematiche finanziarie e assicurative e che racchiuda le esigenze di diverse generazioni contribuendo anche a educare nuovi investitori consapevoli: un ruolo essenziale e di grande valore.
I giovani hanno ancora bassi livelli di conoscenza in campo finanziario: uno studente italiano su cinque non possiede le competenze minime indispensabili a prendere decisioni finanziarie adeguate e ben informate ed il 35% non accenna a questioni legate al denaro. Il più alto livello di competenza, che include la capacità di esaminare prodotti finanziari complessi, è appannaggio solo di uno studente ogni venti, rispetto ai due studenti ogni venti dei Paesi industrializzati. Le donne dimostrano invece un interesse elevato a documentarsi e a comprendere le tematiche finanziarie e assicurative e hanno la tendenza ad affidarsi maggiormente a esperti del settore. L’educazione finanziaria è importante soprattutto in un momento difficile come quello attuale che si trascina e si arricchisce di elementi nuovi e dirompenti; aumenta infatti la quota di italiani che vorrebbe l'introduzione dell'educazione finanziaria sia nelle scuole che sul posto di lavoro. Consob ha lanciato un portale dedicato all'educazione finanziaria, mentre il Mise continua ad arricchire il suo programma di iniziative dedicate al mondo della finanza.