Economia
Kering, ricavi giù del 10% nel terzo trimestre: Gucci affonda (ancora) il gruppo e De Meo cerca la svolta
La maison guidata da De Meo registra un nuovo trimestre in calo, ma la Borsa premia il titolo che sale del 10% a Parigi

Kering, nel terzo trimestre ricavi a 3,4 miliardi: calo del 10%
Kering ha chiuso il terzo trimestre del 2025 con un fatturato di 3,4 miliardi di euro, in calo del 10% su base riportata (–5% su base comparabile). Il gruppo segnala un effetto cambio negativo del 5%. La flessione del 5% a livello comparabile rappresenta un netto miglioramento sequenziale rispetto al –15% registrato nel secondo trimestre, risultato per circa la metà attribuibile alle migliori performance delle maison del gruppo e a un favorevole effetto di confronto.
Tuttavia, all’indomani della diffusione dei risultati trimestrali il conglomerato del lusso francese, registra un aumento di quasi il 10% giovedì mattina alla Borsa di Parigi,
"La performance del terzo trimestre, pur mostrando un chiaro miglioramento, resta ben al di sotto di quella del mercato", ha dichiarato il CEO Luca de Meo. "Ciò rafforza la mia determinazione a lavorare su tutte le dimensioni del business per riportare le nostre maison e il gruppo al prestigio che meritano. Stiamo lavorando instancabilmente alla trasformazione, come dimostrano le recenti decisioni prese".
Per canale, le vendite retail dirette sono diminuite del 6% su base comparabile, con un miglioramento in tutte le aree geografiche (–16% nel trimestre precedente). I ricavi da Wholesale e altri canali sono invece scesi del 2%. Nei primi nove mesi del 2025, Kering ha registrato un fatturato complessivo di 11 miliardi di euro, in calo del 14% (-12% su base comparabile).
Kering: Gucci ancora in difficoltà, ricavi –18% nel trimestre
Il marchio Gucci continua a pesare sui conti del gruppo. Nel terzo trimestre, i ricavi del brand della doppia G si sono attestati a 1,3 miliardi di euro, in calo del 18% (-14% su base comparabile).
Le vendite retail dirette sono diminuite del 13% su base comparabile, ma il gruppo segnala un miglioramento rispetto al secondo trimestre, sostenuto da una maggiore dinamica in Nord America e Europa Occidentale, oltre al buon andamento della pelletteria.
Le vendite Wholesale sono invece scese del 25% su base comparabile. Verso la fine del trimestre Gucci ha presentato la collezione La Famiglia, la prima disegnata da Demna, che ha segnato il ritorno della maison al centro dell’attenzione nel mondo della moda.
Yves Saint Laurent, Bottega Veneta e le altre maison
Yves Saint Laurent ha chiuso il trimestre con ricavi per 620 milioni di euro, in calo del 7% (-4% su base comparabile). Le vendite retail dirette sono diminuite del 2%, ma con un miglioramento sequenziale, in particolare grazie alla ripresa in Nord America e alla tenuta in Europa occidentale. Le vendite wholesale sono scese del 16%, in linea con la strategia di razionalizzazione della maison.
Bottega Veneta ha registrato 393 milioni di euro di ricavi, in calo dell’1% ma in aumento del 3% su base comparabile. Le vendite retail dirette sono cresciute del 5%, trainate da una forte dinamica in Nord America. Il canale Wholesale è sceso del 9%.
Le altre maison del gruppo hanno generato 652 milioni di euro di ricavi, in calo del 5% (-1% su base comparabile). Le vendite retail sono rimaste stabili, mentre il canale Wholesale è salito del 5%.
Le tendenze di Balenciaga mostrano un miglioramento in tutte le categorie di prodotto, grazie alla crescita in Nord America. Alexander McQueen ha visto rallentare il calo delle vendite, sostenuto dal prêt-à-porter femminile, mentre Brioni ha proseguito la crescita in Europa e Nord America.
Il segmento gioielleria ha registrato un andamento molto positivo, con ricavi in aumento a doppia cifra. Boucheron ha brillato negli Stati Uniti e in Asia-Pacifico, mentre Pomellato ha beneficiato del successo della nuova collezione di Alta Gioielleria. Qeelin ha mantenuto una crescita sostenuta in Asia.
Il comparto Kering Eyewear e Corporate ha generato 448 milioni di euro nel trimestre (+2% su base riportata, +6% su base comparabile). Kering Eyewear ha messo a segno una crescita del 7%, con buone performance in tutte le principali regioni e marchi, in particolare Maui Jim e Lindberg. Anche Kering Beauté ha registrato un incremento del 3%, sostenuto dal lancio della prima collezione di fragranze Balenciaga e del nuovo profumo Oud Zarian di Creed.
Hermès: crescita del 5% nel terzo trimestre, trainano gli Usa
Ieri anche Hermès ha diffuso i conti del terzo trimestre, chiuso con ricavi in crescita del 5% rispetto allo stesso periodo del 2024, a 3,9 miliardi di euro. Nei primi nove mesi dell’anno, il gruppo ha realizzato ricavi per 11,9 miliardi, in aumento del 9% su base annua.
Il comparto pelletteria e selleria, cuore storico della maison, ha segnato un incremento del 13%, mentre sono risultati in calo l’orologeria (–3%) e profumi e cosmetica (–5%).
A trainare la crescita sono stati soprattutto gli Stati Uniti (+14%), affiancati dal ritorno in positivo delle vendite in Asia. Nonostante i risultati positivi, le performance del gruppo guidato da Axel Dumas non hanno pienamente convinto gli investitori.
