Economia
L'editore de l'Unità lascia la società di Michele Santoro, rivendute le sue quote al giornalista per 100 euro
Il giornalista tre anni fa diede vita con il 51% alla Mondonuovo srl che doveva editare un nuovo giornale digitale

L'editore de l'Unità lascia la società di Michele Santoro
Poco più di un anno è durata la convivenza tra Michele Santoro, uno dei giornalisti di sinistra più “giustizialisti” d’Italia e Alfredo Romeo, noto imprenditore recentemente condannato in primo grado a 7 anni e 6 mesi per corruzione e che ha già un piede nell’editoria.
Il giornalista tre anni fa diede vita con il 51% alla Mondonuovo srl che doveva editare un nuovo giornale digitale. Socio di minoranza col 49% era Mosai.Co srl, società di consulenza digitale, che fa capo a Matteo Forte. Ma il progetto editoriale non era mai decollato appieno tanto che il bilancio 2023 s’era chiuso con ricavi per soli 210mila euro e una perdita di 109mila euro dopo quella di circa 28mila euro del primo anno di attività.
Così a marzo dello scorso anno entrò nel capitale la Romeo Editore di Romeo (tra l’altro editore de “Il Riformista” e “L’Unità”) che rilevò il 10% sottoscrivendo parte di un aumento di capitale. Ma qualche giorno fa Romeo (tramite il suo delegato Fabio Angelico), con un atto firmato a Roma davanti al notaio Antonio Caruso, ha venduto agli altri due azionisti l’intero 10% per soli 100 euro e così Santoro è salito al 50,9% e il 49,1% è di Mosai.Co.
Peraltro la Romeo Editore ha chiuso il bilancio del 2024 in perdita per 1,4 milioni a fronte di ricavi per 566mila euro. La recente condanna di Romeo è stata comminata lo scorso 26 giugno dal tribunale di Napoli dopo un processo che ha riguardato fatti connessi alla Romeo Gestioni e ai rapporti con alcuni pubblici funzionari del Comune e della Soprintendenza di Napoli.