L’Fmi striglia l’Europa: "Crescita mediocre, i dazi iniziano a colpire. La montagna di debito mina la crescita" - Affaritaliani.it

Economia

Ultimo aggiornamento: 17:10

L’Fmi striglia l’Europa: "Crescita mediocre, i dazi iniziano a colpire. La montagna di debito mina la crescita"

L'Europa va verso "una prospettiva di crescita mediocre nel medio termine" con diversi shock che, pur "superati abilmente, stanno cominciando a lasciare una ferita"

di Salvatore Isola

Fmi all'Europa: crescita mediocre, i dazi iniziano a colpire

L'Europa va verso "una prospettiva di crescita mediocre nel medio termine" con diversi shock che, pur "superati abilmente, stanno cominciando a lasciare una ferita". In particolare "i dazi stanno iniziando a colpire e i prezzi dei titoli di stato stanno prezzando rischi elevati in un'incertezza continua". Lo rileva il Fondo monetario internazionale nel suo Regional Economic Outlook per l'Europa, lanciando l'allarme sul "dare priorità ad angusti obiettivi nazionali piuttosto che a benefici comuni" e su "riforme per la crescita a livello nazionale che spesso non hanno sostengo interno": il rischio è che "la montagna di debito" di alcuni Paesi aumenti di fronte a pressioni di bilancio e a un "necessario, significativo" consolidamento. 

Secondo il rapporto del Fmi dedicato all'Europa, "una strategia basata su tre pilastri aiuterebbe a portare avanti riforme strutturali nazionali e il mercato comune Ue, portando dividendi di crescita sostanziali pari ad almeno il 9% in un'orizzonte di 10 anni". Nello specifico, "a livello nazionale, un'allocazione più efficiente nel mercato del lavoro e nel capitale aiuterebbe a risollevare la produttività totale dei fattori (Tfp), il principale responsabile del sostanziale gap rispetto agli Stati Uniti in termini di Pil pro capite". In secondo luogo, "un mercato comune europeo più integrato può rafforzare la resilienza, aumentare gli investimenti e stimolare l'innovazione, rilanciando il Pil dell'Unione europea di almeno il 3% in 10 anni". Infine "sinergie e complementarietà fra riforme nazionali e riforme a livello Ue permetterebbero guadagni di crescita più elevati e più durevoli, aumentando il Pil pro capite in gran parte delle aree".

Fmi: sul deficit dall'Italia risultati fantastici

"Abbiamo notato la sovra-performance notevole dell'Italia sul deficit lo scorso anno, secondo i dati anche quest'anno sarà migliore delle attese, è fantastico". Lo ha detto Alfred Kammer, direttore del dipartimento europeo del Fondo monetario internazionale, rispondendo a una domanda sull'Italia in conferenza stampa e riferendosi a una stima del Fmi di un deficit/Pil del 3,3% per il 2025. "Secondo le autorità italiane sarà del 3%, una volta aggiornate le nostre stime ci rifletteremo", ha detto Kammer. 

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