Economia
L'Italia non ha più il primato vinicolo: la Francia primo produttore al mondo

Le condizioni climatiche estremehanno devastato i vigneti, portando la produzione italiana a un calo del 12%
La Francia sbaraglia l'Italia per produzione di vino
Questa volta, francesi e italiani non si stanno contendendo la Gioconda nè rivangano il mondiale del 2006. No, la battaglia è nel mondo del vino, e il BelPaese è stato gentilmente invitato a sgombrare il trono del miglior produttore del mondo, consegnandolo alla sua "adorata" Francia.
Il forte calo della produzione in Italia e Spagna sta scuotendo le fondamenta del settore enologico, gettando ombre sulle colline rigogliose che hanno generato vini rinomati in tutto il mondo. Secondo le stime dell'Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino, l'Unione Europea vedrà una diminuzione del 7% nella produzione di vino quest'anno, scendendo a soli 150 milioni di ettolitri. Questo rappresenta il terzo livello di produzione più basso dall'inizio del secolo, portando ad un'inevitabile crisi nel cuore dell'industria del vino europeo.
L'Italia, un tempo leader indiscusso nella produzione di vino, ha perso la sua posizione di vertice, cedendo il titolo alla Francia. Questo segna il ritorno trionfale della Francia alla vetta della classifica, una posizione che non aveva occupato da ben nove anni. L'Italia ha subito un calo del 12% nella produzione di vino, raggiungendo i minimi dal 2017. La Spagna, anch'essa colpita dalla siccità, ha visto una diminuzione del 14% rispetto al 2022, ma ha mantenuto la sua posizione di terzo produttore di vino a livello globale.
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Il cambiamento climatico, con le sue ondate di calore estreme, le siccità prolungate e le inondazioni impreviste, ha messo a dura prova i vigneti europei, soprattutto quelli italiani e spagnoli. La gestione sostenibile delle vigne è diventata una sfida crescente mentre i viticoltori lottano per far fronte alle condizioni meteorologiche imprevedibili. Il risultato è una produzione di vino in calo, una tendenza che non accadeva da molto tempo.
Tuttavia, il calo della produzione di vino in Europa non è un problema isolato. Rappresenta un problema su scala globale. L'andamento attuale della produzione di vino è ancora più sorprendente se si tiene conto delle proiezioni iniziali dell'Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino, che prevedeva una produzione mondiale compresa tra 241,7 e 246,6 milioni di ettolitri, escludendo succhi e mosti. Confrontato con il dato del 1961, quando la produzione era scesa a 214 milioni di ettolitri, questo calo è ancora più drammatico.
Mentre l'Europa sta affrontando una crisi nella produzione di vino, gli Stati Uniti, il quarto produttore mondiale, stanno vivendo una realtà molto diversa. La produzione di vino statunitense è in aumento del 12% rispetto al 2022, raggiungendo 25,2 milioni di ettolitri. Questo rappresenta un raro caso di successo in un'industria segnata da contrazioni globali.