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Economia
La Bce accelera il ritmo, le conseguenze per l’universo obbligazionario

L'incertezza sull'esatto livello dei tassi rimane elevata e rende difficile la scelta di esposizioni obbligazionarie. Attualmente il mercato si aspetta a termine tassi appena al di sotto del 2,5% entro la metà del 2023 ma, dati i bassi livelli di convinzione sull'entità dell'aumento dei tassi, è giustificata la cautela nell'esposizione alla duration. La situazione continua a essere interessante da diversi punti di vista:

Con la BCE nel bel mezzo del suo ciclo di rialzo, guidato da un’inflazione elevata e in crescita, è prudente ridurre il rischio attraverso strategie di bassa duration. Detto questo, il mercato prezza un considerevole inasprimento nella parte anteriore della curva, che dovrebbe offrire una certa protezione alle obbligazioni a più breve scadenza. La BCE sembra voler accelerare la stretta e potrebbe fare marcia indietro se emergessero segnali più significativi di rallentamento.

Gli spread creditizi più ampi prezzano già un rallentamento dell'economia. Lo spread rispetto ai governativi dell'indice Bloomberg Euro Corporate 0-3 anni è tornato nell'intervallo visto l’ultima volta tra il 2008 e il 2012. È inoltre evidente che il credito investment grade ha subito un riprezzamento più significativo rispetto a quello non investment grade, in parte come conseguenza della cessazione degli acquisti di titoli investment grade da parte della BCE. Ciononostante, l'high yield rimane molto più vulnerabile a una recessione nell'area dell'euro rispetto alle obbligazioni investment grade.

Vi è qualche segnale di deterioramento dei rating, ma non è ancora significativo. Per l'Europa occidentale, il rapporto upgrade/downgrade per gli emittenti investment grade è stato superiore a uno durante tutti e tre i trimestri del 2022 per le agenzie di rating S&P e Fitch. Tuttavia, per Moody's è sceso a 0,5 nel terzo trimestre, segnalando un numero doppio di declassamenti rispetto agli upgrade.

Il rendimento atteso dell'indice Bloomberg 0-3 Year Euro Corporate è vicino al 2,5%. Sebbene gli investitori abbiano la tendenza ad accumulare liquidità in questo tipo di contesto, il tasso pagato sulla liquidità overnight sarà probabilmente inferiore a 70 pb anche dopo l'ultimo aumento dei tassi della BCE.

I mesi di luglio e agosto hanno visto il ritorno degli investitori agli ETF sul credito investment grade. I flussi per gli ETF UCITS sono stati dominati dalle strategie ESG: la regolamentazione e il cambiamento delle preferenze degli investitori sono i fattori che determinano questa tendenza, ma l'attenzione all'ESG può anche contribuire a ridurre la volatilità.

Commento a cura di  Francesco Lomartire, Responsabile SPDR ETFs per il Sud Europa

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