Economia
La Cina aggira i dazi di Trump: export globale su dell'8%, ma frena quello verso gli Usa
Gli analisti, però, avvertono che gli effetti delle misure protezionistiche potrebbero manifestarsi in modo ritardato

Export cinese in crescita nonostante Trump: crolla però quello verso gli USA
Ad aprile, il surplus commerciale della Cina con gli Stati Uniti è sceso del 17,6%, arrivando a 20,46 miliardi di dollari, a causa dei dazi al 145% imposti da Donald Trump sulle importazioni cinesi. Le esportazioni verso gli Stati Uniti sono diminuite del 21%, passando da 40,1 a 33 miliardi di dollari, mentre le importazioni cinesi dagli Stati Uniti sono calate del 13,8%.
Nei primi quattro mesi dell’anno, il surplus con gli Stati Uniti ha raggiunto i 97,03 miliardi di dollari, con esportazioni e importazioni in calo rispettivamente del 2,5% e del 4,7%. A livello globale, la Cina ha registrato un surplus commerciale di 96,18 miliardi di dollari, in aumento rispetto ai 72,04 miliardi dello stesso mese del 2024. Questo ha superato le aspettative degli analisti, che prevedevano un surplus di 89 miliardi. Le esportazioni sono cresciute dell’8,1% a 315,7 miliardi di dollari, anche se meno rispetto al +12,4% di marzo. Le importazioni sono scese dello 0,2%, superando le stime di un calo del 5,9% e risultando meglio del -4,3% di marzo.
Nel complesso, il surplus commerciale globale della Cina nei primi quattro mesi del 2025 è di 368,8 miliardi di dollari. Le esportazioni sono aumentate del 6,4%, mentre le importazioni sono diminuite del 5,2%. Sebbene il commercio con gli Stati Uniti sia diminuito, la Cina ha trovato nuovi sbocchi, in particolare nel Sud-Est asiatico, compensando l’impatto dei dazi. Gli analisti, però, avvertono che gli effetti delle misure protezionistiche potrebbero manifestarsi in modo ritardato. In sintesi, la Cina ha subito una contrazione nel commercio con gli Stati Uniti, ma la sua capacità di diversificare i mercati ha mitigato l’impatto. Ora, tutti gli occhi sono puntati sul vertice svizzero tra delegazioni cinesi e statunitensi, dove si cercherà una soluzione alle tensioni commerciali.