Economia
Lagarde: “Economia meglio del previsto, sì agli eurobond per la difesa: è questione di sopravvivenza”
La presidente della Bce ha tracciato un quadro complessivo della situazione economica e delle principali sfide per l’Europa

Christine Lagarde
Lagarde: “Economia meglio del previsto, sì agli eurobond per la difesa: è questione di sopravvivenza”
La presidente della Bce Christine Lagarde, intervenuta a un evento del Financial Times, ha tracciato un quadro complessivo della situazione economica e delle principali sfide per l’Europa, toccando temi cruciali che vanno dalla politica monetaria alla difesa comune, fino alle nuove minacce legate alle stablecoin e al ruolo dell’euro digitale.
Lagarde ha confermato che la Bce si considera “ben posizionata” sul fronte dei tassi d’interesse, sottolineando come l’inflazione sia ora tornata al 2% e come l’economia dell’area euro stia mostrando segnali migliori rispetto alle attese. In questo contesto, la presidente ha aperto alla possibilità che le previsioni macroeconomiche di dicembre possano essere riviste al rialzo, grazie a una congiuntura più favorevole del previsto.
Sul fronte geopolitico ed energetico, Lagarde ha espresso pieno sostegno al nuovo meccanismo europeo per il prestito all’Ucraina, che prevede l’utilizzo degli asset russi congelati come leva finanziaria. Una soluzione, ha affermato, “in linea con i principi internazionali” e che non intacca la proprietà formale degli asset, definendola un’eccezione necessaria e non una pratica che possa creare allarme tra gli investitori in euro.
La presidente della Bce ha poi rilanciato con forza il tema degli eurobond, indicando la difesa europea come ambito naturale per una nuova emissione congiunta di debito. Come durante la pandemia, ha ricordato Lagarde, la situazione è tale da richiedere strumenti comuni: la sicurezza dell’Europa rappresenta infatti “una questione di sopravvivenza”.
Non è mancato un forte monito sulle stablecoin, considerate una potenziale minaccia alla sovranità monetaria dell’Unione. Una loro diffusione su larga scala, ha spiegato Lagarde, potrebbe indebolire il ruolo dell’euro, alterare il quadro della politica monetaria e generare rischi sistemici, soprattutto se alcuni emittenti sfruttassero le discrepanze normative tra Stati Uniti ed Europa per attrarre risparmio europeo fuori dalla regolamentazione comunitaria. Un fenomeno non ancora sistemico, ma che potrebbe rapidamente diventarlo, motivo per cui servirà “la massima vigilanza”.
Infine, Lagarde è tornata a parlare dell’euro digitale, indicando come la sua introduzione possa rappresentare un passo decisivo per proteggere l’Europa da interferenze esterne sui sistemi di pagamento. Ha ricordato il caso recente dei giudici della Corte penale internazionale, colpiti da sanzioni statunitensi che hanno portato al congelamento dei loro conti: una situazione “anomala”, che con l’euro digitale non sarebbe possibile. La Bce intende portare avanti il progetto “con tutta la forza e la determinazione possibili”, pur confermando che il lancio non avverrà prima dell’obiettivo fissato per il 2029.
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