Lagarde (Fmi): "La crisi non è finita"
"Finché gli effetti sull'occupazione non saranno invertiti, non possiamo dire che la crisi" in Europa "sia finita". Il monito è del direttore del Fondo monetario internazionale, Christine Lagarde, secondo cui "la crescita sta finalmente prendendo ritmo nella zona dell'euro che sta lentamente riemergendo da una profonda recessione". E tuttavia, avverte la numero uno dell'istituto di Washington, il mercato del lavoro e' ancora in difficolta' con "quasi 20 milioni di persone disoccupate".
Lagarde si dice preoccupata dalla durata della disoccupazione e da come questa affligga soprattutto i giovani. Quasi meta' dei senza lavoro, afferma il direttore generale dell'Fmi, "e' disoccupata da oltre un anno". Inoltre, aggiunge, "quasi un quarto degli europei sotto i 25 anni in cerca di lavoro non lo trova. In Italia e in Portogalo, oltre un terzo di quanti hanno meno di 25 anni e' disoccupato e in Spagna e in Grecia oltre la meta'". Secondo Lagarde, tre sono le priorita' per la politica economica nel medio e lungo termine: rafforzare la struttura dell'unione monetaria, ridurre i livelli di indebitamento pubblici e privati, riformare i mercati del lavoro e dei prodotti. "La strada da percorrere", conclude Lagarde, "e' sicuramente difficile", ma l'unica in grado di riportare l'Europa sul sentiero di "una crescita sostenibile".
Ma qual è, secondo Lagarde, la soluzione? "'Bisogna proteggere i lavoratori, e non solo i posti di lavoro''. Cioè? "Oggi abbiamo un mercato del lavoro dove la tecnologia si evolve velocemente spingendo fuori dal mercato del lavoro. Va permesso al lavoratore di sviluppare le proprie capacita' per passare al lavoro successivo''. In una parola: flessibilità. E poi "consolidamento fiscale", attraverso ''tre priorità: la creazione di un sistema di reazione, la riduzione del debito, e la riforma del mercato del lavoro''.