Camusso e Landini ai ferri corti, ma "non ci saranno denunce"
"E' una falsità. Non esiste alcun esposto nei confronti della Fiom Cgil o del suo segretario generale. Non esiste alcuna procedura di commissariamento della Fiom Cgil, nè alcun procedimento disciplinare nei confronti di qualsivoglia suo dirigente". Nota e incontro riservato questa mattina a Firenze, presso la sede del Nuovo Pignone, tra il segretario della Cgil Susanna Camusso e il segretario della Fiom Maurizio Landini.
La tensione tra i due leader sindacali è da tempo altissima anche in virtù di un braccio di ferro procedurale che si avvia a concludersi con una denuncia, ma smentita dalla nota di stamane della Cgil, al comitato di garanzia del sindacato dei metalmeccanici da parte della confederazione generale. Al centro dell disputa l'accordo tra Cgil, Cisl, Uil e Confindustria, che stabilisce le regole della rappresentanza in fabbrica e prevede sanzioni per chi non si adegua alle intese. Una norma che la Fiom considera negativamente perché giudicata come appunto la strada per un commissariamento di fatto delle categorie che non si adeguano alle decisioni della Confederazione.
Indiscrezioni alle quali Landini ha replicato allarmato: "Se la Cgil" fosse davvero pronta a denunciare la Fiom agli organi di garanzia del sindacato sul tema dell'accordo sulla rappresentanza, "sarebbe un fatto gravissimo", aveva commentato il leader della Fiom ospite di Radio1 Rai. L'escalation procedurale è stata smentita dalla Cgil con la nota in cui Corso d'Italia fa sapere che Susanna Camusso "nelle settimane scorse ha chiesto e ricevuto dal Collegio statutario nazionale l'interpretazione autentica della norma sui vincoli che determinano per l'organizzazione le decisioni prese dal Comitato direttivo nazionale. Di questo si tratta e di null'altro".