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Economia
Liguria, non solo Ilva: è emergenza occupazione. Il report

Il 29 settembre la Regione Liguria ha firmato l’accordo sui lavori di pubblica utilità e cassa integrazione per i 650 lavoratori dello stabilimento Ilva di Cornigliano. Tuttavia dai dati delle ore autorizzate di CIGS in Liguria, emergono vari fronti di sofferenza occupazionale per quanto riguarda le ore autorizzate di CIGS nelle quattro province liguri: nel settore del metallurgico a Genova (+46,9%), dell’industria meccanica a Savona (361,8%), del legno a La Spezia e delle costruzioni (400%) ad Imperia.

È quanto emerge dal rapporto territoriale sul mercato del lavoro e sulle crisi aziendali, realizzato dall’Osservatorio Statistico di Categoria e presentato il 7 ottobre a Genova in occasione del Congresso regionale dei Consulenti del Lavoro della Liguria. Il rapporto analizza le dinamiche del mercato del lavoro, l’evoluzione della domanda di lavoro da parte delle imprese e le crisi aziendali sul territorio. In particolare, si focalizza poi sull’analisi dei dati sulla cassa integrazione ordinaria tratti dalle delibere di autorizzazione della Commissione provinciale del lavoro e sui dati della cassa integrazione straordinaria tratti dai decreti emessi dagli uffici regionali del lavoro. Dall’analisi dell’Osservatorio emerge che nel periodo gennaio-agosto 2016 nella Regione sono state autorizzate complessivamente 4,7 milioni di ore di cassa integrazione straordinaria, in aumento del 2,1% rispetto all’analogo periodo del 2015.

È il settore industriale a totalizzare l’88% delle ore autorizzate di CIGS nel 2016 (pari a 4,1 milioni) e, in particolare, il metallurgico con un aumento di oltre 530 mila ore autorizzate nel 2016 (+46,9%). Emergono, inoltre, nuove aree produttive in crisi come il settore energia elettrica, gas e acqua che passa da 0 ore del 2015 a circa 190 mila del 2016, l’industria del legno (+292,2%), la produzione di carta, stampa ed editoria (+81,0%) e l’industria chimica (+46,5%). Scendendo nel dettaglio, l’indagine permette di localizzare anche i nuovi settori di crisi nei primi otto mesi dell’anno: a Savona è per la prima volta il settore dell’energia, gas ed acqua a risentirne con un aumento delle ore richieste di CIGS richieste, seguito dal comparto alimentare. A La Spezia, invece, l’industria del legno e quella delle pelli del cuoio e delle calzature. Nonostante il ricorso delle aziende liguri agli ammortizzatori sociali, aumentano gli occupati nel primo trimestre 2016 in tre province su quattro (+4 mila unità).

È solo la provincia di Imperia ad essere in controtendenza con un crollo degli occupati (-4,1%, pari a 3 mila unità), prevalentemente nel settore dei servizi e dell’industria. Nella regione, il significativo incremento degli occupati si concentra soprattutto nel settore dei servizi di informazione e comunicazione (+32%), commercio (+15,7%) e amministrazione pubblica e difesa (+14%), mentre una flessione si registra nel settore agricolo e nelle attività finanziarie e assicurative.

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