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Economia
Lukoil cede Priolo a Goi Energy. Inside: tutti i dettagli dell'accordo

Lukoil cede la raffineria di Priolo a Goi Energy

Confermate le indiscrezioni di Affaritaliani.it: nonostante l'interessamento di Eni, Lukoil - per mezzo della sua azienda Litasco - ha deciso di cedere lo stabilimento Isab di Priolo alla G.o.i. Energy, ramo del settore energetico di Argus, un fondo di private equity e asset management leader a Cipro. Il valore dell'accordo non è stato reso noto, ma dovrebbe aggirarsi intorno a 1,5 miliardi di euro. L'operazione, si legge in una nota, è soggetta al verificarsi di alcune condizioni sospensive relative, tra l'altro, all'ottenimento delle autorizzazioni da parte di tutte le autorità competenti, incluso il Governo italiano. Il closing dell'operazione è previsto entro la fine di marzo 2023. Isab è un complesso petrolchimico che combina impianti di raffinazione, gassificazione e cogenerazione di energia elettrica ed è costituito da tre siti produttivi interconnessi. Il complesso si trova a Priolo Gargallo, Siracusa, ed è uno dei più grandi siti industriali d'Europa.

Goi sfrutterà alleanze con diversi partner strategici. Dal punto di vista commerciale unirà le forze con Trafigura, il secondo più grande trader al mondo di petrolio, che permetterà di garantire la continuità produttiva dell'impianto con flussi di petrolio ininterrotti e un approvvigionamento compatibile con le direttive europee. Dal punto di vista della raffinazione, Goi unirà le forze con il gruppo israeliano Bazan. Infine, per quanto riguarda la sostenibilità finanziaria, Goi potrà contare su Argus Energy.

Questo è un fondo di private equity e di gestione patrimoniale, con sede a Cipro, con un patrimonio in gestione consulenziale superiore a 2 miliardi di euro. Fonti vicine al dossier tengono a sottolineare come Argus voglia comportarsi come un investitore, non come un fondo speculativo

Mantenere i livelli occupazionali

L'obiettivo di Goi è garantire la continuità occupazionale per tutti i dipendenti Isab, oltre ad aver già avviato interlocuzioni con le comunità locali. Inoltre verranno messe in campo azioni per il miglioramento dell'ambiente di lavoro, con particolare attenzione alla salute e alla sicurezza dei dipendenti. L’obiettivo a medio-lungo termine è quello di ridurre l’impatto ambientale dell'impianto e trasformarlo in una raffineria verde che utilizzerà tecnologie innovative e all'avanguardia. I pilastri fondamentali del programma di investimenti sono l'ammodernamento delle infrastrutture esistenti, laddove necessario, l'innovazione dell’impianto attraverso la ricerca, lo sviluppo e le tecnologie di alto livello e la riconversione verde della raffineria. La continuità produttiva della raffineria, unitamente al funzionamento dell'impianto da 530 MW e allo sviluppo di nuovi impianti rinnovabili nell'area della raffineria, contribuirà inoltre a rafforzare la sicurezza del sistema energetico italiano.

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