LuxLeaks, l'inchiesta si allarga. Anche Telecom Italia e Skype nel mirino
Non solo Apple, Amazon, Ikea, Pepsi e le altre 340 multinazionali di cui si è già scritto. L'inchiesta sugli accordi fiscali estremamente vantaggiosi offerti alle aziende dal Lussemburgo durante il governo Juncker si allarga ancora. E nell'occhio del ciclone finiscono anche Skype, Walt Disney, Telecom Italia e Koch Industries. Altri 35 colossi in totale che fanno già parlare di LuxLeaks 2.
Secondo il quotidiano belga Le Soir, nel periodo 2011-2013, quando capo del governo era l'attuale presidente della Commissione Ue, queste 35 aziende avrebbero avuto un trattamento fiscale di favore.
Skype ad esempio pagava tasse sul 5% dei guadagni, Walt Disney Lussemburgo addirittura sullo 0,28%. A provarlo sarebbero alcuni nuovi documenti, una cinquantina, ottenuti dal Consorzio Internazionale dei Giornalisti.