Manovrina, tagli ai ministeri e vendita di immobili

La manovrina "ha per scopo di riportare il disavanzo previsto per il 2013 entro la soglia del 3%. La misura equivale in termini di fondi a 1,6 mld". Così il ministro dell'Economia, Fabrizio Saccomanni, al termine del CdM, ha spiegato i contenuti del nuovo decreto, precisando la natura delle coperture.
"Contrariamente a quanto si e' sentito in queste ultime ore sulla copertura, la manovra prevede due modalita': la vendita di immobili di proprieta' del Demanio per 500 milioni e la riduzione delle spese di ministeri e di Enti locali per 1,1 mld".
Il ministro ha spiegato poi che gli immobili da dismettere saranno venduti a Cdp o a un suo veicolo che poi provvedera' a immetterli gradualmente sul mercato. ''Non sono previsti - ha poi specificato Saccomanni - valorizzazioni di altri asset''.
Per quanto riguarda invece i tagli ai ministeri, questi riguarderanno spese rimodulabili, non riguarderanno i ministeri della Ricerca, dell'Istruzione e della Sanità e saranno attuati, ha aggiunto Saccomanni, "in forma più o meno lineare".
Il ministro ha espresso soddisfazione perche', ha spiegato, "domani (oggi, ndr) partiro' per Washington per partecipare all'assemblea del Fmi e mi faceva piacere annunciare li' che il Governo ha ricevuto una nuova fiducia ed e' in grado di gestire le sfide di politica economica per un periodo congruo e che abbiamo preso misure per riportare il saldo dell'indebitamento netto nella soglia del 3%, che e' un punto qualificante".
Intanto però è saltato il rifinanziamento per la Cig in deroga. Il ministro ha fatto sapere che sarà un tema trattato in un possibile decreto parallelo alla legge di stabilità.
Saccomanni ha anche smentito, come già aveva fatto il ministero dell'Economia nel pomeriggio, le indiscrezioni secondo cui il governo avrebbe pensato di correggere i conti dello Stato con l'ennesimo maxi aumento delle accise sui carburanti. Si era parlato di 6,5 centesimi al litro dal momento dell'entrata in vigore del provvedimento. Sempre stando alle indiscrezioni, ci sarebbe stato anche un aumento dell'acconto Ires che il periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2013, passerà dal 101 al 103 per cento.
Quanto al cuneo fiscale, il ministro ha annunciato che nella legge di stabilità che sarà varata la prossima settimana ci sarà il taglio. "E' confermata l'esigenza di dare un segnale sul cuneo fiscale e sulle buste paga dei lavoratori", ha detto Saccomanni
Nel decreto legge, infine, sono previsti 210 milioni per l'emergenza immigrazione, di cui 20 per l'accoglienza di minori non accompagnati e 190 al Viminale per far fronte alle "problematiche derivanti dal fenomeno". Per la copertura, il dl dispone che 90 milioni siano recuperati dal fondo rimpatri, 80 milioni mediante entrate Inps derivanti dalla regolarizzazione degli immigrati e per 50 milioni dalla riduzione del Fondo di rotazione per la solidarietà alle vittime dei reati di tipo mafioso, delle richieste estorsive e dell'usura.
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