Mediaset, dubbi degli analisti sulla raccolta adv. Giù il target price - Affaritaliani.it

Economia

Mediaset, dubbi degli analisti sulla raccolta adv. Giù il target price

Mediaset, analisti tagliano target price dopo conti

Serie di tagli di prezzi obiettivo su Mediaset dopo i conti trimestrali. Gli analisti si muovono verso valutazioni piu' caute sul titolo, anche alla luce dell'incertezza relativa alla disputa con Vivendi. Mediaset al momento segna un +0,14% a 2,9 euro. Societe Generale ha abbassato il prezzo obiettivo su Mediaset da 3,85 a 3,2 euro, confermando la raccomandazione hold.

"I ricavi pubblicitari nel primo semestre sono stati buoni come previsto" e "il controllo dei costi e' stato migliore, portando a un risultato netto nella parte alta delle stime del consenso", notano gli esperti, che hanno aumentato le previsioni di Eps del 10% per il 2017 e del 2% per il 2018. Il target price, pero', scende in quanto SG ha abbassato le stime di crescita di lungo periodo "per meglio riflettere le incertezze pendenti". Deutsche Bank, da parte sua, ha portato il Tp su Mediaset da 3,9 a 3,4 euro, con rating hold. Gli esperti hanno abbassato le stime di ricavi della Pay tv per il 2017.

"Nessuna informazione rilevante sulla disputa con Vivendi", sottolineano gli analisti. Il prezzo obiettivo di Barclays passa da 3,4 a 2,75 euro, con rating underweight. "I conti semestrali sono stati in linea con le attese", ma Mediaset ha dato tre notizie negative, spiegano questi analisti: una debole raccolta pubblicitaria in estate, che si tradurra' in un probabile calo del dato nel terzo trimestre, un abbassamento della guidance sui ricavi della pay-tv di 30-40 mln a 600 mln euro, una riduzione della guidance sugli altri ricavi di 10 mln. Gli esperti si dicono "scettici" sugli obiettivi 2020. Kepler Cheuvreux ha portato il Tp da 3,9 a 3 euro (rating hold) per via dell'outlook "incerto sulla pubblicita'", mentre Equita Sim ha limato il prezzo obiettivo su Mediaset da 3,5 a 3,4 euro, confermando la raccomandazione hold.

I conti del secondo trimestre hanno evidenziato risultati migliori delle attese per le attivita' italiane, ma Equita ha abbassato la stima sulla raccolta pubblicitaria 2017 ed ha allineato la previsione per la pay tv alla guidance (peggiorata sui ricavi). Il trend del mercato pubblicitario nel terzo trimestre, afferma Equita, "e' negativo e la visibilita' sul quarto trimestre rimane bassa"; resta poi "incertezza sui risultati di Premium 2017/2018 e sulla strategia (asta per i diritti della serie A e causa con Vivendi)".