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Sicurezza e resilienza al centro del Forum delle PMI a Firenze. Il focus di Intesa Sanpaolo sulla business continuity
Roscio (Intesa Sanpaolo): “La continuità operativa è una priorità strategica. In uno scenario sempre più instabile le imprese devono investire in resilienza”

Forum Piccola Industria promosso da Confindustria a Firenze: esperti e imprese a confronto su energia, clima e difesa
Si è svolto il 9 e 10 maggio, nella prestigiosa cornice del Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio a Firenze, il Forum di Piccola Industria promosso da Confindustria. Due giornate di confronto serrato tra imprenditori, esperti e rappresentanti istituzionali, accomunati da un filo conduttore ben preciso: la sicurezza, declinata in tutte le sue forme, dall’energia alla cyber security, dal cambiamento climatico alla difesa.
Tra gli interventi di rilievo, quello di Anna Roscio, Executive Director Sales & Marketing Imprese di Intesa Sanpaolo, che ha partecipato alla tavola rotonda dedicata alla business continuity. Il suo messaggio è stato netto: “La continuità operativa non è più un’opzione, ma una priorità strategica. In uno scenario sempre più instabile, segnato da eventi climatici estremi e minacce informatiche, le imprese devono investire in resilienza”. Roscio ha evidenziato il gap ancora troppo marcato tra grandi aziende e PMI in termini di copertura assicurativa: solo il 28% delle piccole e medie imprese italiane risulta protetta contro le alluvioni, a fronte del 65% delle grandi.
L’evento ha acceso i riflettori su temi cruciali per il tessuto produttivo nazionale: energia, difesa e aerospazio, transizione climatica, digitale, e relazioni con l’Europa. Durante il panel sull’energia, il presidente di Confindustria Emanuele Orsini ha ribadito con forza che la questione non riguarda solo i costi, ma la tenuta complessiva della competitività industriale italiana: “Se parliamo di energia senza parlare di competitività, non abbiamo capito la posta in gioco”.
Il presidente della Piccola Industria, Giovanni Baroni, ha lanciato un appello a investire in competenze e tecnologie, sottolineando come l’industria debba essere riconosciuta come pilastro della sicurezza nazionale. Ha inoltre messo in guardia sul rischio di perdere risorse preziose se la misura Transizione 5.0 non verrà pienamente attuata: “Non possiamo permetterci sprechi, né in termini economici né di tempo”.
Grande attenzione anche al ruolo dell’Europa: nel panel conclusivo, i rappresentanti delle PMI hanno discusso della necessità di una maggiore rappresentanza a Bruxelles e di strumenti più efficaci per favorire l’accesso al credito e l’innovazione.
Il Forum si è chiuso con l’intervista al Presidente di Confindustria Orsini, che ha rilanciato l’urgenza di riforme strutturali e di una strategia condivisa tra istituzioni e imprese per affrontare le sfide globali e salvaguardare il sistema produttivo italiano.