Mediobanca, Bollorè fa ancora cassa. Vende l'1% per 90 milioni di euro - Affaritaliani.it

Economia

Mediobanca, Bollorè fa ancora cassa. Vende l'1% per 90 milioni di euro

Il finanziere francese resta il secondo socio dopo Del Vecchio con "un'influenza notevole" al 6,7%

Vincent Bollorè ha ridotto ancora la quota in Mediobanca, di cui resta comunque il secondo azionista. Come emerge dal rapporto annuale del gruppo francese consultato dall'agenzia Radiocor-Il Sole 24 Ore, un ulteriore 1% della partecipazione è stato ceduto nello scorso gennaio "a un prezzo di oltre 9 euro per azione per oltre 90 milioni di euro". Alla fine del 2019 la quota era del 6,7% per un valore di Borsa di 566 milioni di euro, riferisce la relazione, ricordando che il gruppo aveva ceduto a settembre 2019 "un po' più dell'1% della quota" in Piazzetta Cuccia per "91 milioni a un prezzo di oltre 9 euro".

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Oggi il titolo Mediobanca è scambiato alla Borsa di Milano a 5,1 euro. La partecipazione dovrebbe quindi essere scesa al 5,7% e garantisce in ogni caso il secondo posto tra gli azionisti di Mediobanca, alle spalle di Leonardo Del Vecchio che ha il 9,89% e davanti al gruppo Blackrock, che sulla base del sito della banca ha il 4,98%. Segue Mediolanum con il 3,28%. Fino allo scorso novembre il primo azionista era Unicredit con l'8,4%, poi ceduto.

Il bilancio Bollorè riporta anche che 10 milioni di titoli Mediobanca sono a garanzia di un prestito concesso da Natixis alla Financiere du Perguet (la holding che detiene la quota), con scadenza tra il 15 e il 29 gennaio 2021. A fine 2019, la Perguet aveva poco meno di 60 milioni di titoli Mediobanca. Come nella relazione 2018 non c'e' alcun riferimento a una presenza nel capitale delle Generali. Fino al rapporto 2017 il gruppo Bollorè riportava una quota dello 0,1% nella compagnia assicurativa, di cui Vincent Bollorè è stato anche vice-presidente.

La relazione sull'esercizio 2019 del gruppo Bollore' ricostruisce i vari aspetti contabili legati alla quota, ricordando che l'uscita dal patto di Mediobanca di cui faceva parte da quasi 20 anni e che il nuovo accordo tra i soci "è solo consultivo, in quanto i partecipanti hanno libera scelta sulla gestione delle loro azioni e dei loro voti". Bollorè dal canto suo puntualizza di "disporre sempre di due rappresentati" nel cda - Marie Bollorè, figlia di Vincent e Valerie Hortefeux - che fanno parte anche dei comitati della banca.

"Tenuto conto della natura del nuovo patto, del peso della partecipazione del gruppo nel capitale di Mediobanca (secondo azionista) e della presenza negli organi di governance della banca, il gruppo ritiene che la sua influenza notevole sia mantenuta al 31 dicembre 2019", precisa la relazione, che su queste basi contabilizza a patrimonio netto la quota in Mediobanca.

D'altro canto, il valore di utilizzo della quota è stato ricalcolato al 31 dicembre 2019, sulla base di un'analisi multi-criteri e risulta "inferiore al valore basato sulla quotazione di Borsa a quella data". Il valore recuperabile adottato al 31 dicembre 2019 è dunque basato sulla quotazione di Borsa che al 31 dicembre 2019 era di 9,8 euro e questo ha portato a riconoscere una minusvalenza di 37,4 milioni di euro. Il valore della quota a patrimonio netto a fine 2019 risulta complessivamente di 585,8 milioni, identico quindi a quello di Borsa a quella data.