Economia
Mediobanca, i top manager fanno cassa dopo l'Opas di Mps: Nagel vende azioni e si mette in tasca 22 milioni di euro
Per i vertici di Piazzetta Cuccia, monetizzare ora significa blindare il valore maturato negli anni e giocare d’anticipo: Mps ora punta a una partecipazione monstre (vicina all’80%)

Mediobanca-Mps: Nagel fa cassa e cede un milione di azioni
I top manager di Mediobanca hanno deciso di alleggerire il portafoglio e monetizzare parte delle loro azioni, cogliendo il momento giusto in un mercato che sta cambiando pelle. Secondo i documenti di internal dealing, Alberto Nagel, amministratore delegato della banca, ha venduto circa un milione di titoli a un prezzo medio di 22,08 euro l’uno, portando a casa oltre 22 milioni di euro. Azioni che erano frutto di 25 anni di performance shares accumulate lungo la carriera.
Ma Nagel non è stato l’unico a muoversi. Anche il direttore generale Francesco Saverio Vinci ha piazzato 400mila azioni per quasi 9 milioni di euro, mentre il presidente Renato Pagliaro si è accontentato di “solo” 2 milioni, vendendo 100mila titoli. Una serie di mosse che arrivano proprio mentre si riapre la finestra dell’Opas di Mps su Mediobanca e in un contesto dove il flottante sul mercato si sta assottigliando.
La tempistica quindi non è casuale. L’operazione di Siena, con il regolamento delle azioni già consegnate e la nuova finestra di adesione, ha ridotto la disponibilità dei titoli Mediobanca in circolazione. E così, per i vertici di Piazzetta Cuccia, monetizzare ora significa blindare il valore maturato negli anni e giocare d’anticipo in una partita che sta riscrivendo gli equilibri.
D'altronde con Mps che ora punta a una partecipazione monstre (vicina all’80%) e con la progressiva uscita di alcuni storici azionisti, la mappa del potere a Milano si ridisegna. E se i manager hanno deciso di incassare, non vuol dire che stanno mollando la presa, ma che la partita è troppo grande per restare immobili.