Economia

Mercati, iBanFirst: “Pericolo recessione, ma non se ne conosce l’entità”

L'analisi di Michele Sansone, Country Manager di iBanFirst per l’Italia

Mercati, per iBanFirst c'è un serio pericolo di recessione

La BCE ha rivisto in maniera drastica al rialzo le sue previsioni di inflazione, 8,1% rispetto al precedente 6,8% di quest’anno. Nel 2021 era inimmaginabile un aumento di 75 punti base, decisione presa in data odierna per far fronte al rischio di inflazione persistente.  Ciò che conta è che la BCE ora vede un'inflazione al di sopra del suo obiettivo del 2% nel 2024 al 2,3% (contro il precedente 2,1%). La BCE potrebbe aumentare i tassi di interesse di almeno 50 punti base alla riunione di ottobre. Fino a oggi è stato minimizzato il rischio di una recessione e le previsioni di crescita sono state riviste al ribasso, ma la crescita dovrebbe essere ancora in territorio positivo nel 2023 allo 0,9% rispetto al 2,1% della riunione precedente. 

“Non vediamo come l'Eurozona possa evitare una recessione visti i crescenti rischi legati alla crisi energetica. Tuttavia, a essere onesti, a parte la Banca d'Inghilterra a quanto pare, né la Federal Reserve né la BCE hanno previsto una recessione, indipendentemente dai dati. Sicuramente si verificherà ma non se ne conosce ancora la profondità - ha spiegato Michele Sansone, Country Manager di iBanFirst per l’Italia - Per quanto riguarda il cambio, l'aumento di 75 punti base non è in grado di portare molto supporto all'euro, a nostro avviso. Siamo in un mondo incentrato sul dollaro. Aggiungete a ciò che la crisi energetica europea è un vero freno al tasso di cambio dell'euro. Questo durerà per almeno un po'. Il nostro obiettivo di fine anno a 0,96 è invariato”.