Auto e Motori
Brembo resiste alla crisi auto globale: investimenti, integrazione Öhlins e innovazione per rilanciare la crescita
Brembo chiude il primo trimestre 2025 con risultati in calo, ma investe su software, AI e integrazione Öhlins per rafforzare competitività e visione di lungo periodo.

Il mondo dell’automotive continua a vivere una fase di trasformazione difficile, e le sfide non risparmiano nemmeno i grandi nomi.
Ma se c’è un’azienda che ha sempre dimostrato di saper leggere con lucidità i momenti di crisi e di reagire con strategia, quella è Brembo. Il primo trimestre del 2025 ha restituito uno scenario in chiaroscuro per il gruppo bergamasco: ricavi in calo, margini sotto pressione e una congiuntura che non facilita le performance industriali. Eppure, nelle parole del Presidente Esecutivo Matteo Tiraboschi, emerge una linea di fiducia, supportata da una visione industriale ben definita, dalla recente integrazione di Öhlins e da una volontà di continuare a innovare nei settori chiave del domani.
I numeri del primo trimestre 2025: risultati in flessione, ma solidità operativa
Nei primi tre mesi dell’anno, Brembo ha registrato ricavi per 957 milioni di euro, in calo del 4,7% rispetto al primo trimestre 2024. Una flessione coerente con la debolezza generale del comparto, dove il segmento auto ha perso il 5,1%, i veicoli commerciali il 13,2% e le moto il 16,8%. Unico dato in netta controtendenza è quello del motorsport, spinto proprio dalla recente acquisizione di Öhlins, che ha fatto segnare un +40,7%.
Il margine operativo lordo (EBITDA) è sceso a 153,3 milioni di euro, pari al 16,0% dei ricavi, in calo rispetto ai 176,8 milioni dello stesso periodo dell’anno precedente. Il margine operativo netto (EBIT) è invece scivolato a 83,5 milioni (8,7% dei ricavi), con una flessione del 26%. Anche l’utile netto ha risentito del contesto sfavorevole, attestandosi a 51,1 milioni di euro, in calo del 31,9% rispetto al 2024.
Tuttavia, come evidenzia lo stesso Tiraboschi, questi numeri vanno letti all’interno di una cornice di mercato straordinariamente difficile, nella quale Brembo è riuscita a mantenere margini operativi soddisfacenti, proteggendo il valore del proprio business model e sfruttando la resilienza del segmento aftermarket.
Öhlins: un’acquisizione strategica per rafforzare la proposta di valore
Tra gli elementi più rilevanti del trimestre c’è sicuramente la chiusura dell’acquisizione di Öhlins, azienda svedese leader globale nelle sospensioni per moto, auto e motorsport. L’operazione, conclusa formalmente il 2 gennaio 2025, ha un impatto significativo sia sul piano industriale che su quello strategico: la progressiva integrazione nel perimetro Brembo contribuirà a rafforzare il presidio nei segmenti ad alto contenuto tecnico, ampliando il portafoglio prodotti e integrando competenze decisive in ambiti come l’idraulica, il controllo elettronico e l’ingegneria dinamica del veicolo.
Già nel primo trimestre, l’effetto Öhlins si è fatto sentire: i ricavi nel comparto corse sono aumentati di oltre il 40%, rappresentando un segnale chiaro dell’importanza della nuova divisione nel bilanciamento del portafoglio.
Performance geografiche: Italia e Sud America in crescita, Germania e Nord America in difficoltà
Dal punto di vista geografico, i risultati mostrano uno scenario misto: crescono le vendite in Italia (+4,0%) e in Francia (+4,6%), così come in Sud America (+6,1%, che salgono al +20,9% a cambi costanti), mentre arretrano in Germania (-8,1%), Regno Unito (-8,8%), Nord America (-6,2%) e Asia (-0,8% in Cina, -3,9% in India).
Questi dati evidenziano quanto l’equilibrio della presenza globale di Brembo rappresenti un vantaggio competitivo fondamentale: se da un lato i mercati maturi europei e nordamericani mostrano segni di rallentamento, dall’altro le aree emergenti e l’Europa meridionale offrono ancora margini di crescita.
Costi sotto controllo e investimenti confermati: 400 milioni nel 2025
Brembo ha lavorato in maniera efficace anche sulla leva dei costi. Il costo del venduto è sceso in termini assoluti (608 milioni vs 650 del 2024), e l’incidenza sui ricavi è migliorata di oltre un punto percentuale. Crescono, invece, i costi per il personale, che passano da 182 a 197 milioni (+8,3%) a seguito dell’incremento dell’organico, salito a 16.196 unità (+735 rispetto a fine 2024), principalmente per l’integrazione del personale Öhlins.
Nel periodo sono stati effettuati investimenti netti per 102,7 milioni di euro. Per l’intero anno, la previsione è di circa 400 milioni di euro di investimenti, concentrati su innovazione, digitalizzazione, sostenibilità e consolidamento dei nuovi poli produttivi e tecnologici del gruppo.
Debt in aumento per effetto dell’acquisizione: solida la posizione finanziaria
L’indebitamento finanziario netto è salito a 778,6 milioni di euro, rispetto ai 529,5 milioni del marzo 2024. Tuttavia, al netto dell’effetto Öhlins, l’indebitamento sarebbe stato in calo di oltre 110 milioni, a conferma della solidità della generazione di cassa operativa. La posizione patrimoniale rimane solida e coerente con il livello di investimenti e sviluppo previsto per i prossimi trimestri.
Dividendo confermato e fiducia nel secondo semestre
Il 29 aprile l’assemblea degli azionisti ha approvato il bilancio 2024 e deliberato la distribuzione di un dividendo lordo di 0,30 euro per azione, in pagamento dal 21 maggio. Una scelta di continuità che testimonia la fiducia del management nella capacità dell’azienda di superare la fase più difficile e tornare a crescere nei margini nel secondo semestre dell’anno.
Brembo punta su software, AI e innovazione green per tornare a correre
Nel corso del trimestre, Brembo ha anche rafforzato il proprio posizionamento su innovazione e sostenibilità. Il 21 aprile è stato inaugurato a Shanghai il primo Brembo Inspiration Lab in Asia, centro d’eccellenza dedicato allo sviluppo software, applicazioni di intelligenza artificiale e data science per la mobilità del futuro. Il laboratorio, gemello di quello aperto in California nel 2021, conferma la strategia del gruppo di diventare sempre più un “solution provider” in grado di progettare sistemi intelligenti integrati.
Al Salone dell’Auto di Shanghai, inoltre, è stato presentato il GREENTELL Set, un innovativo kit composto da dischi e pastiglie frenanti di nuova generazione: maggior durata, resistenza alla corrosione e minori emissioni di polveri. Il prodotto è progettato per anticipare i requisiti della normativa Euro 7, attesa nel 2026, ed è il simbolo della nuova generazione di componenti sostenibili su cui Brembo vuole costruire la propria leadership anche nel mondo dell’auto elettrica.
Outlook 2025: prudenza nel breve, determinazione nel lungo periodo
Le previsioni per l’intero 2025 restano prudenti: Brembo prevede un fatturato in linea con l’anno precedente, ma un miglioramento del margine EBITDA, che dovrebbe tornare sopra il 16% grazie al pieno consolidamento di Öhlins e alla ripresa attesa per il secondo semestre.
Restano incertezze legate al contesto geopolitico globale, alle tensioni commerciali e al rallentamento dei consumi nei mercati chiave, ma la struttura patrimoniale, la capacità di generazione di cassa e la visione strategica basata su investimenti e innovazione rappresentano elementi di forza che permettono a Brembo di navigare anche in acque agitate.
Scheda – Brembo 1Q 2025
Ricavi netti: 957,0 milioni di euro
EBITDA: 153,3 milioni di euro (16,0% dei ricavi)
EBIT: 83,5 milioni di euro (8,7% dei ricavi)
Utile netto: 51,1 milioni di euro
Indebitamento netto: 778,6 milioni di euro
Dipendenti: 16.196 (inclusi 446 da Öhlins)
Investimenti netti nel trimestre: 102,7 milioni di euro
Dividendo 2024: 0,30 euro per azione