Economia
Mes, Gentiloni: la sorveglianza rafforzata? Su coerenza spese-obiettivi sanità

"La Commissione sarà chiamata a sorvegliare la coerenza delle spese che verranno effettuate e gli obiettivi di spesa e prevenzione in campo sanitario". Cosi' il responsabile dell'economia Paolo Gentiloni ha risposto in diretta a un videoevento organizzato da Europa+ a chi gli ha chiesto chiarimenti sul tema della "sorveglianza rafforzata" che secondo il regolamento '"two pack" è prevista nel caso in cui uno Stato ricorre ai prestiti (rafforzati anch'essi) del Meccanismo europeo di stabilità. Gentiloni ha aggiunto: "Il lavoro che stiamo facendo è rendere compatibii regolamenti figli di un'epoca precedente con la decisione politica dell'Eurogruppo fatta propria dal Consiglio europeo: si prevede che le linee di credito siano a disposizione di tutti gli Stati e ci sia una unica condizionalita'', quella appunto relativa al tipo di spese collegate direttamente o indirettamente alla crisi sanitaria.
La base di riferimento è quanto stabilito dall'Eurogruppo diverse settimane fa: "L'unico requisito per accedere alla linea di credito saràche gli Stati membri dell'area dell'euro che richiedono assistenza si impegnino a utilizzare questa linea di credito per sostenere il finanziamento interno dell'assistenza sanitaria diretta e indiretta, i costi relativi alla cura e alla prevenzione dovuti alla crisi covid 19".
Attualmente è in corso il lavoro per definire nel dettaglio questa indicazione, lavoro al quale partecipano gli Stati, la Commissione e il Mes. Proprio il fondo salva-Stati ha preparato una nota di riferimento nella quale si indica che la Commissione "chiarirà monitoraggio e sorveglianza in accordo con le regole del Two Pack". Il Two Pack è un regolamento che ha rafforzato la sorveglianza economica degli Stati. Tra l'altro, come riporta l'agenzia Radiocor, prevede che "uno Stato membro che riceve assistenza finanziaria da uno o più altri Stati, dal Fondo monetario internazionale, dalla European Financial Stability Facility o dal Meccanismo europeo di stabilità elabora di concerto con la Commissione - che agisce d'intesa con la Banca centrale europea - un progetto di programma di aggiustamento volto a ristabilire una situazione economica sana e sostenibile e a ripristinare pienamente la propria capacità di autofinanziarsi sui mercati finanziari'.
E ancora, l'articolo 2: "Se uno Stato membro beneficia di assistenza finanziaria a titolo precauzionale da uno o piu' altri Stati membri o paesi terzi, dal Mesf, dal Mes, dal Fesfo da un'altra istituzione finanziaria pertinente, quale il Fmi, la Commissione sottopone a sorveglianza rafforzata detto Stato membro".
E' evidente che c'è una incoerenza tra quanto disposto dalle norme del Two Pack e quanto deciso dai governi ed e' proprio su questo che si sta lavorando in questi giorni per arrivare alla riunione dell'Eurogruppo del 9 maggio con le carte a posto. La linea della Commissione europea e' che occorre procedere per un adattamento coerente. Da un lato, le regole di bilancio sono state sospese con l'applicazione della clausola di sospensione in seguito alla crisi sanitaria per fare salire deficit e debito pubblico senza alcuna penalizzazione degli Stati in termini di sorveglianza, programmi di aggiustamenti, com'è ovvio.
Dall'altro lato, formalmente il Two Pack non è stato sospeso. In ogni caso è la Commissione che esercita la sorveglianza e non il Mes e per questo si sta trattando sul modo di definirne l'interpretazione alla luce delle decisioni politiche anticrisi. Tenendo anche conto delle norme del Trattato Ue che regolano le "situazioni eccezionali".
In sostanza, la linea della Commissione è che esistono margini interpretativi per risolvere la questione ed evitare sorprese agli Stati che ricorreranno al Mes. Certo è che proprio sulla sorveglianza europea e degli aggiustamenti economici e finanziari futuri (a crisi sanitaria e recessione chiuse) avevano centrato le loro posizioni diversi governi, come quelli olandese e austriaco in particolare. Questioni tecniche e riferimenti giuridici sono importanti proprio questo motivo. Il governo tedesco ha indicato pubblicamente piu' volte che i prestiti anticrisi sanitaria del Mes non comportano la riedizione della Troika. Ora, si tratta di scriverlo nero su bianco.