Milan, nel mirino la vendita a Mr Li. I soldi da Macao e Hong Kong, non suoi - Affaritaliani.it

Economia

Milan, nel mirino la vendita a Mr Li. I soldi da Macao e Hong Kong, non suoi

Per i pm, Li non aveava il peso imprenditoriale e finanziario per sostenere in proprio i flussi di denaro necessari a rilevare il club di Berlusconi

Milan, nel mirino la vendita a Mr Li. I soldi da Macao e Hong Kong, non suoi

Si riapre la vicenda della cessione del Milan da Berlusconi a Mr Li. È dal gennaio 2018 - si legge sul Fatto Quotidiano - che il procuratore aggiunto Fabio De Pasquale e il sostituto Paolo Storari cercano di capire che cosa sia successo, dopo che sulle loro scrivanie erano arrivate le “sos”, ovvero le “segnalazioni di operazioni sospette” a proposito delle transazioni internazionali che avevano portato il Milan a uscire dalle proprietà di Berlusconi per entrare nel portafoglio di un uomo d’affari sconosciuto anche in Cina. Un’operazione da 740 milioni di euro. Finziata in gran parte dal Fondo Elliott (320 milioni di prestiti), che non essendo stati restituiti hanno permesso al Fondo di Singer di diventare nuovo proprietario del club rossonero.

Dalla Cina, da Macao, da Hong Kong: sono arrivati a Milano i documenti chiesti per rogatoria internazionale dalla Procura nell’ambito dell’indagine sulla contorta operazione finanziaria della cessione del Milan di Silvio Berlusconi all ’imprenditore cinese Yonghong Li. Sono documenti bancari - prosegue il Fatto - con cui i pm stanno cercando di ricostruire i passaggi dei soldi arrivati dall’Estremo oriente per comperare la squadra di calcio milanese. Di certo vengono da Cina, Macao e Hong Kong, ma il punto di partenza iniziale è ancora tutto da scoprire, visto che Yonghong Li non sembra avere affatto il peso imprenditoriale e finanziario per sostenere in proprio i flussi di denaro che hanno fatto diventare il Milan, almeno per qualche tempo, cinese.