Unicredit non molla su Mps. Il vertice di piazza Gae Aulenti, racconta MF-Milano Finanza, sta seguendo con grande attenzione il dossier Montepaschi. Dall’inizio di ottobre la banca e i tecnici del Tesoro (primo azionista di Siena al 68%) supervisionati dal direttore generale Alessandro Rivera dialogano intensamente.
Solo nell’ultima settimana però si sarebbero registrati progressi degni nota, anche alla luce degli incentivi messi sul tavolo dal Tesoro. Da un lato c’è la norma sulla trasformazione delle imposte differite in crediti fiscali già pronta per entrare in finanziaria e valutata 3,6 miliardi per Mps.
Dall’altro lato nel corso del weekend è emersa la possibilità di trasferire l’intero contenzioso legale (che oggi vale circa 10 miliardi) dai libri di Siena allo Stato che potrebbe far intervenire la controllata di Cdp Fintecna. Ipotesi che avrebbero reso il ceo Jean Pierre Mustier più possibilista sull’operazione. Solo qualche settimana fa il banchiere francese aveva ribadito più volte il suo "no m&a", rispedendo così al mittente le ipotesi di un’integrazione con Siena.
Oggi però, rivela il quotidiano, al 28° piano dell’ Unicredit Tower la posizione sarebbe più morbida. Anche perché, si mormora, nuovi incentivi potrebbero arrivare sul tavolo della trattativa.
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