Economia
Mps-Unicredit, "nozze improponibili. L'Unione europea deve dare più tempo"

Così Carla Ruocco, presidente della Commissione sulle banche
"Unicredit-Mps? Alla luce delle minimali informazioni fornite per ora dalle due società l’operazione è improponibile perché non produrrebbe alcun beneficio, mentre sarebbe solo causa di disvalori". Così Carla Ruocco, presidente della Commissione di inchiesta parlamentare sul sistema bancario, intervistata da 'La Stampa'. "Bene le aggregazioni bancarie, ma vanno favorite quelle iniziative che, a parità di condizioni, creano il maggior valore aggiunto ed il minore impatto sociale possibile - spiega la deputata del M5S -. Bisogna evitare di svendere Mps e per questo il governo dovrebbe prender tempo con Bruxelles e valutare tutte le opzioni". Per Ruocco quindi sarebbe opportuno rinviare la privatizzazione di Mps. "E' necessario ottenere dall’Europa un nuovo termine di 12/18 mesi per ridare potere negoziale al Mef - sottolinea -. Lo standing e la credibilità internazionale sia del nostro premier che del ministro del Tesoro sono tali che non dovrebbero avere difficoltà ad ottenerlo".
Secondo Ruocco, "oggi ci sono sul piatto tre questioni importanti che potrebbero meglio beneficiare della soluzione che si potrebbe dare" alla vicenda Mps, "e mi riferisco alla creazione di un terzo polo bancario che, sotto la guida di Unipol Sai, mi pare si stia delineando con sempre maggiore dettaglio". "Poi c’è la questione della cosiddetta Banca del Sud, o per il Sud come io preferisco dire, con l’iniziativa assunta dal Mediocredito Centrale che ha acquisito la Popolare di Bari e, infine, c’è il tema quanto mai attuale anche in ragione della prossima ondata di Npl che arriverà sul nostro sistema bancario, di Amco, la società di gestione dei crediti problematici". "Mi chiedo se da una soluzione alla questione Mps non si possa più utilmente concorrere a far sviluppare tutte e tre queste iniziative", conclude la presidente della Commissione di inchiesta parlamentare sul sistema bancario.