Il verdetto del Cda: Viola e Profumo restano in Mps
Alessandro Profumo e Fabrizio Viola restano alla guida di Banca Mps. E' quanto si apprende da fonti a diretta conoscenza della situazione. A Siena si e' appena concluso il cda in cui erano attese le comunicazioni dei vertici dopo lo strappo in assemblea con la Fondazione. Al momento non ci sono comunicazioni ufficiali ed è atteso un comunicato stampa.
Nessuna sorpresa dell'ultimo minuto. I vertici restano nonostante il piano di Profumo, che prevedeva di accorciare i tempi dell'aumento, sia stato bocciato dall'assemblea degli azionisti. A farsi sponsor dell'attuale dirigenza è stato il principale creditore della banca, lo Stato. Come riferito da Affaritaliani, è stato lo stesso ministro dell'Economia Fabrizio Saccomanni a dire, durante un incontro con i sindacati, che Viola e Profumo sarebbero rimsasti al loro posto.
Un'ipotesi benedetta anche dai mercati. Scommettendo sulla conferma di amministratore delegato e presidente, la Borsa ha sostenuto il titolo Mps, che in chiusura ha fatto segnare un rialzo del 2,65%, a 0,186 euro.
Sembrano lontani i momenti caldi del post-assamblea, nei quali il presidente della Fondazione Antonella Mansi era uscita trionfatrice. Una posticipazione che non è piaciuta neppure a Saccomanni se, come rifersicono i sindacati, ha sottolineato di dover "accelerare questa fase transitoria per arrivare al più presto all'aumento di capitale".
La contesa tra Fondazione e banca però non è affatto chiusa. Lo si comprende dal comunicato diffuso al termine del consiglio. ll cda ha espresso l'auspicio che, "sulla base delle dichiarazioni di Fondazione Monte Paschi di Siena, la stessa Fondazione sia in grado di procedere alla dismissione della partecipazione in BMPS in tempi rapidi, con un impatto positivo per realizzare l'aumento di capitale". Non solo: l'istituto promuoverà "taluni approfondimenti di natura tecnico legale riguardo gli eventuali effetti dannosi conseguenti allo slittamento dell'operazione di aumento di capitale rispetto ai termini originariamente proposti dal Consiglio".