Mutui 2026, meglio il tasso fisso o quello variabile? Le simulazioni e la guida per scegliere l'opzione più conveniente - Affaritaliani.it

Economia

Ultimo aggiornamento: 09:32

Mutui 2026, meglio il tasso fisso o quello variabile? Le simulazioni e la guida per scegliere l'opzione più conveniente

L'analisi di Schroders in base ai dati della Bce

Di Sara Barni

L'impatto dei tassi BCE: perché il tasso fisso è una scelta strategica


Un'analisi finanziaria di Schroders, supportata da recenti dichiarazioni della Banca Centrale Europea, delinea un futuro in cui il costo del denaro è destinato a salire. Per le famiglie italiane che sognano la casa di proprietà, queste previsioni sui tassi BCE sono un segnale importantissimo, che dovrebbe spingerle ad agire in maniera strategica.

Il mercato attuale, infatti, offre ancora condizioni vantaggiose che potrebbero non durare, trasformando una decisione presa oggi in un grande risparmio nel lungo periodo.

Tassi BCE: le previsioni di Schroders per il 2027

La lunga stagione della politica monetaria espansiva della Banca Centrale Europea sembra volgere al termine. Secondo un recente rapporto pubblicato dalla società di analisi finanziaria Schroders, non solo non sono previsti tagli al costo del denaro per tutto il 2026, ma si profila un cambio di rotta per l'anno successivo. L'analisi ipotizza infatti due distinti aumenti per i tassi BCE nel corso del 2027, che potrebbero portare il tasso di interesse di riferimento al 2,5%.

Questa visione trova sostanziale conferma nelle parole di Isabel Schnabel, membro del comitato esecutivo della BCE. In una recente intervista a Bloomberg, la consigliera ha affermato che Francoforte non prevede di abbassare i tassi nel prossimo futuro e che la successiva mossa sarà, con ogni probabilità, un aumento del costo del denaro.

Le motivazioni si basano su un'economia dell'Eurozona che, nonostante le difficoltà di Paesi come la Germania, si sta dimostrando più robusta del previsto, con una conseguente accelerazione dell'inflazione che la BCE intende tenere sotto controllo.

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L'impatto dei tassi BCE: perché il tasso fisso è una scelta strategica

Per chi ha intenzione di acquistare casa, queste notizie hanno un impatto diretto. Le decisioni della BCE influenzano infatti gli indici di riferimento per i mutui: l'Euribor per il tasso variabile e l'Eurirs (IRS) per il tasso fisso. Una futura stretta monetaria si tradurrebbe inevitabilmente in un aumento del costo dei finanziamenti.

In un simile scenario, la scelta del tipo di tasso diventa cruciale. Sebbene a una prima occhiata il mutuoo a tasso variabile possa sembrare più allettante, i dati attuali suggeriscono una riflessione più profonda.

Secondo l'ultimo Osservatorio di MutuiOnline.it, a novembre 2025 le migliori offerte a tasso variabile partivano da un TAN minimo del 2,19%. Tuttavia, scegliere questa opzione oggi significa esporsi pienamente ai rialzi già annunciati per il 2027. Il piccolo risparmio iniziale verrebbe con ogni probabilità eroso dall'aumento delle rate future per tutta la durata del finanziamento.

La scelta più prudente e conveniente nel lungo periodo è quindi quella del mutuo a tasso fisso. Le migliori offerte a novembre 2025 partivano da un TAN del 2,78%: bloccando oggi un tasso di questo tipo, ci si garantisce una rata certa e costante, mettendosi al riparo da qualsiasi futura impennata e assicurandosi condizioni che difficilmente saranno disponibili tra due anni.

Mutui green: la sicurezza del tasso fisso diventa ancora più conveniente

L'opportunità di assicurarsi un futuro sereno con una rata bloccata è ancora più vantaggiosa per chi decide di investire in un immobile ad alta efficienza energetica. I cosiddetti mutui green premiano infatti le scelte sostenibili con condizioni economiche ulteriormente migliorative. Analizzando le previsioni sui tassi BCE in quest'ottica, la convenienza del fisso diventa schiacciante.

Stando ai dati di novembre 2025, il tasso fisso medio per un mutuo green si è attestato al 2,93%. Nello stesso periodo, il tasso fisso medio per un finanziamento standard (non green) era del 3,39%.

Si tratta di una differenza di quasi mezzo punto percentuale, che si traduce in un risparmio di migliaia di euro sull'intera durata del mutuo. Scegliere un immobile in classe A o B non è quindi solo una decisione ecologica, ma una strategia finanziaria per rendere la sicurezza del tasso fisso ancora più leggera e sostenibile.

Uno scenario in evoluzione per l'economia italiana

La stretta monetaria annunciata dalla BCE, sebbene motivata da dati positivi a livello di Eurozona (crescita del PIL attesa al +2,1% entro il 2027), rischia di avere conseguenze complesse per l'Italia. Il nostro Paese, infatti, si trova in una situazione opposta, con una crescita del PIL stimata allo 0,7% per il 2027 e un'inflazione stabile al 2%.

L'economia italiana beneficerebbe maggiormente di una politica espansiva per stimolare la crescita. Un aumento del costo del denaro potrebbe quindi rappresentare un freno, in un contesto in cui il debito pubblico non consente grandi piani di investimento statali come quelli varati in Germania, che si trova in una situazione per certi versi simile.

Agire oggi, quindi, non è solo una questione di convenienza personale, ma anche una mossa strategica in un quadro macroeconomico in evoluzione. Sfruttare le attuali condizioni dei tassi fissi permette di isolare il proprio progetto di vita dalle incertezze del futuro, garantendo stabilità a prescindere dalle prossime decisioni di Francoforte. Fare una simulazione online, ad esempio attraverso il comparatore di MutuiOnline.it, è il primo e fondamentale passo per individuare l'offerta più adatta alle proprie esigenze.

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A cura di Matteo Favaro