Economia
Neanche a Natale si può star tranquilli, boom di furti nei supermercati. E il prodotto più rubato non se lo aspetterebbe nessuno
I calendari dell’Avvento del settore beauty, sempre più costosi e richiesti, sono ormai tra i bersagli più privilegiati

Neanche a Natale si può star tranquilli, boom di furti nei supermercati
Tra panettoni, pandori e bollicine, l’atmosfera natalizia porta con sé anche un lato meno scintillante: l’aumento dei tentativi di taccheggio nella grande distribuzione. Nelle settimane che precedono le feste, infatti, i furti nei supermercati crescono in media del 40%, con un incremento del 20% sull’intero trimestre invernale.
A rivelarlo è l’analisi “Trend Crimini in Retail & GDO nel periodo invernale e natalizio” condotta da Blindzone, startup campana nata nel 2025 che applica tecnologie di intelligenza artificiale alla sicurezza dei punti vendita.
L’Italia arriva a questo picco stagionale con un sistema già sotto forte pressione. Come rivela anche il Retail Security Report 2023 di Checkpoint Systems, si stima in oltre 6 miliardi di euro l’anno il valore degli ammanchi nella grande distribuzione, pari all’1,6% dell’inventario totale. Una perdita che non riguarda soltanto i taccheggiatori occasionali, ma anche sottrazioni interne, errori logistici e sprechi. È un problema strutturale che, durante le festività, tende ad amplificarsi: aumenta l’affluenza, crescono i ritmi di lavoro e con essi l’inevitabile stress operativo.
Ma perché proprio a Natale si ruba di più? Il primo fattore è quasi banale, ma decisivo: l’abbigliamento invernale. Cappotti, sciarpe e giacche pesanti offrono ripari ideali per occultare merce anche voluminosa senza attirare l’attenzione. A questo si somma il caos delle corsie: tra regali dell’ultimo minuto e spese più abbondanti del solito, il controllo visivo del personale risulta più difficile e frammentato.
Anche gli addetti, spesso impegnati in turni prolungati e carichi di lavoro particolarmente intensi, faticano a mantenere la stessa soglia di attenzione. Infine, c’è la pressione sociale legata al Natale: l’obbligo percepito di fare regali e arrivare preparati alle festività spinge alcune persone, soprattutto in periodi di difficoltà economica, oltre il limite.
I prodotti più ambiti confermano la natura di questo fenomeno. In cima alla lista compaiono liquori e superalcolici, facili da rivendere e dal valore elevato in rapporto alle dimensioni. Seguono profumi e cofanetti cosmetici, tra gli articoli regalo più acquistati nel periodo natalizio. Negli ultimi anni si è aggiunto un nuovo protagonista: i calendari dell’Avvento del settore beauty, sempre più costosi e richiesti, tanto da diventare bersagli privilegiati.
Accanto ai furti compiuti in modo estemporaneo, i supermercati registrano un aumento dei colpi messi a segno da piccoli gruppi organizzati. Le dinamiche sono ormai collaudate: c’è chi distrae il personale, chi si occupa di rimuovere o manomettere le etichette antitaccheggio e chi, infine, nasconde la merce in borse schermate o a doppio fondo. Una professionalizzazione che rende ancor più difficile il lavoro della sicurezza interna.
La sfida per la grande distribuzione, dunque, è trovare un equilibrio tra l’accoglienza tipica delle festività e la necessità di tutelare un comparto che, ogni anno, perde miliardi di euro a causa degli ammanchi.
