Nomine, Renzi si è ispirato a Tony Blair o a don Massimiliano Cencelli?
Di Pietro Mancini
All'idea di trovarsi nel Consiglio di Amministrazione dell'ENI, con la nuova presidentessa, lady Emma Marcegaglia, una delle ereditiere, cooptate da Matteino Renzi ai vertici delle società pubbliche, don Salvatore Mancuso, sanguigno manager siciliano, ha piantato una grana colossale, nella bollente notte delle nomine. Finendo per essere accontentato dal giovin premier di Firenze : Mancuso andrà all'ENEL, addirittura con l'incarico e l'emolumentone di vicepresidente, e Andrea Gemma, imbarcato dallo statista di Agrigento, don Angelino Alfano, all'ENI.
Ma, in questa prima tornata di nomine targate Firenze, affiora un tutt'altro che infondato dubbio : il premier si è ispirato a Tony Blair o a Massimiliano Cencelli, il vecchio funzionario della DC, che ripartiva, scientificamente, le poltrone, le poltroncine e persino gli strapuntini, nella vecchia DC di Forlani e Andreotti ?
Duro, ma aderente ai fatti, il commento di Maria Laura Rodotà, penna graffiante del "Corriere della Sera" e figlia del prof. Stefano, candidato di Grillo al Quirinale, trombato dall' eterno Re Giorgio :"dopo le quote rosa di cooptate bonazze, ora quelle di imprenditrici ereditiere : Emma Marcegaglia e la Todini ".
E il Presidente del Consiglio- dopo aver accontentato Casini, dando una poltrona nel CDA di Poste persino a Roberto Rao, per "risarcirlo" dalla trombatura alla Camera-ha sistemato, con affetto, quelle che "Il Fatto Quotidiano" ha definito "le sentinelle dell' ex Rottamatore" : l'avvocato, il commercialista, il finanziatore, quasi tutti Carneadi toscani, ai quali ha dimostrato gratitudine, piazzandoli nei vari Consigli e nei collegi sindacali.
E, sul "Corriere della Serra", Severino Salvemini, ha chiesto al premier : "Vogliamo rendere dinamico l'ascensore sociale e scegliamo sulla base delle presenze a "Ballarò" e alla riunioni di Confindustria ? Dietro le nomine del governo, c'è un'incertezza, che danneggia, alla fine, proprio la causa femminile. Quella seria, quella delle donne ancora oggi discriminate".
Le nuove Presidentesse avranno sontuosi uffici e ricchi benefits, ma svolgeranno solo compiti istituzionali, di rappresentanza. E non conteranno nulla sul piano della gestione, "accontentandosi" di stipendioni, che non dovranno, si spera, superare il tetto di 238 mila euro, cioè il cospicuo assegno del Capo dello Stato.
La Marcegaglia è amica del faccendiere Gigi Bisignani. In questa vicenda delle nomine, l'ex giornalista ha soffiato ai nuovi potenti ?
L'ex Presidentessa di Confindustria non è certo un'imprenditrice innovativa.
Nel 2008, la sua azienda è stata condannata per aver pagato tangentone a un dirigente dell'ENI, in cambio di commesse. E suo fratello, don Antonio Marcegaglia, ha patteggiato 11 mesi di reclusione, con la condizionale, per corruzione....Se questo è il nuovo...