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ANCE Brindisi: PMI a rischio di esclusione dai lavori pubblici tra maxi appalti e “statalizzazione” delle grandi imprese
L’associazione chiede regole chiare per strumenti aggregativi come consorzi stabili e reti di impresa per garantire certezza legislativa

ANCE Brindisi: senza regole chiare maxi appalti e gestioni dirette minacciano il futuro delle PMI nei lavori pubblici
ANCE Brindisi lancia l’allarme sulla tenuta delle PMI nel mercato dei lavori pubblici, messa a rischio da gare concentrate su maxi appalti oltre che dalla prospettiva di una “statalizzazione di fatto” delle grandi imprese in crisi, da parte delle principali stazioni appaltanti.
“Un simile processo”, sottolinea l’associazione, “aumenterebbe l’utilizzo dell’in house e ridurrebbe gli spazi di libera concorrenza, penalizzando le PMI, vero motore produttivo del Paese”. Secondo ANCE Brindisi, l’esperienza del PNRR ha dimostrato che il settore delle costruzioni può crescere grazie alle PMI, che hanno investito in mezzi e formazione. “La soluzione non può essere sostituire l’iniziativa privata con gestioni dirette o indirette dello Stato”, viene evidenziato, ricordando l’impegno di ANCE nazionale e della presidente Federica Brancaccio nella difesa del mercato e della libera concorrenza.
L’associazione chiede regole chiare per strumenti aggregativi come consorzi stabili e reti di impresa, e vede nel disegno di legge sulle PMI in discussione al Senato “l’occasione per garantire certezza legislativa e rafforzare la natura pro-concorrenziale del sistema”.
Di queste tematiche si parlerà durante un panel dedicato alle Micro, Piccole e Medie Imprese, in programma il 28 agosto a La Piazza – Ceglie Messapica, che vedrà la partecipazione del presidente di ANCE Brindisi Angelo Contessa insieme ad autorevoli rappresentanti del mondo politico, economico ed associativo.