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Aziende, shopper brandizzate a servizio del visual marketing

Articoli di questo genere, se sviluppati con caratteristiche ben precise, possono risultare molto utili per promuovere un marchio o un’azienda

Aziende, tra gli strumenti di marketing ‘analogico’ più diffusi ci sono le shopper personalizzate

Tra gli strumenti di marketing ‘analogico’ più diffusi ci sono certamente le shopper personalizzate, ossia le buste in cui vengono riposti i prodotti acquistati in negozio al momento della consegna al cliente. Si tratta di accessori estremamente comuni, che completano il packaging, ossia il confezionamento dell’articolo, e possono al contempo assolvere ad un’importante funzione di carattere promozionale. Di seguito, vediamo come e perché.

Le shopper personalizzate, realizzabili rivolgendosi ad un sito specializzato come Mistershopper.it, possono essere sfruttate a scopo di marketing. Gli articoli di questo genere, infatti, se sviluppati con caratteristiche ben precise, possono risultare molto utili per promuovere un marchio o un’azienda.

In primo luogo, una shop bag personalizzata (o, meglio, “brandizzata”) può risultare di grande aiuto per rafforzare l’identità visiva del brand, ossia renderlo più riconoscibile; questa prerogativa aumenta la riconoscibilità del marchio o del prodotto, così che sia più facilmente individuabile dai potenziali consumatori rispetto alla concorrenza. Da questo punto di vista, una shopper personalizzata rientra a tutti gli effetti tra gli strumenti del visual marketing, la disciplina che fa leva sulla moderna percezione degli oggetti fisici per valorizzarne la funzione comunicativa. In sostanza, mediante una personalizzazione ‘ad hoc’, anche una semplice busta di carta può diventare un oggetto rappresentativo dei valori e della mission dell’azienda.

Questa prerogativa può concretizzarsi in diversi modi, a cominciare dalla scelta dei materiali. Un’azienda che, ad esempio, rinuncia alla plastica e opta per buste di carta (anche riciclata) dimostra concretamente il proprio impegno a favore della sostenibilità ambientale, riducendo l’utilizzo della plastica. Lo stesso dicasi per le aziende che adoperano buste solide e resistenti, realizzate con materiali di recupero e che possono essere riutilizzate in più occasioni. Ragion per cui, è importante che l’accessorio sia di ottima qualità e che presenti dimensioni tali da risultare pratica e funzionale, specie in relazione al prodotto da contenere. Una shopper, quindi, non deve essere né troppo grande né troppo piccola ma adattarsi perfettamente a ciò che viene riposto al suo interno, garantendo una buona maneggevolezza.

Le shopper personalizzate tra packaging e customer care

Il packaging, nel corso degli ultimi anni, ha accresciuto notevolmente il proprio ruolo all’interno delle strategie di marketing: al ruolo prettamente pratico, infatti, si è aggiunto quello promozionale. La ‘confezione’, infatti, rappresenta tutto ciò che il potenziale acquirente può vedere del prodotto prima di acquistarlo; di conseguenza, l’espressione della qualità e del valore dello stesso (nonché tutte le informazioni da fornire per legge) è quasi interamente appannaggio del packaging. Da questo punto di vista, le shopping bag possono essere concepite come l’involucro più esterno del packaging, la cui funzione primaria di carattere pratico si associa ad una secondaria: consolidare l’immagine e la reputazione del brand. Da un lato, infatti, una busta personalizzata, una volta uscita dal negozio, funge a tutti gli effetti da cartellone pubblicitario, garantendo al marchio (o alla personalizzazione) una certa visibilità. Dall’altro, anche una semplice shop bag è, seppur in misura minore, espressione della qualità e del valore del brand, in particolare in relazione all’attenzione rivolta al cliente dopo l’acquisto.

Banalmente, una busta scadente trasmette un’immagine poco lusinghiera del brand, danneggiandone la reputazione, ossia la percezione che può averne un osservatore esterno. Di contro, una shopper personalizzata di qualità aumenta il valore e innalza il livello del customer care, trasmettendo l’attenzione che il marchio riserva alla cura del dettaglio e alle esigenze (anche pratiche) del cliente. È per questo che, sempre più spesso, le aziende si affidano a veri e propri specialisti del settore, in possesso di competenze trasversali, per sviluppare un prodotto funzionale e con un effettivo potenziale promozionale.