Corporate - Il giornale delle imprese
Bancomat accelera la trasformazione digitale: tecnologia, prodotto e brand al centro della strategia del 2026
Burlando (Bancomat): "Lavoriamo per offrire tecnologia, infrastruttura e servizi a valore aggiunto, garantendo un’esperienza digitale completa e pienamente italiana"

Bancomat prosegue sulla trasformazione digitale: infrastruttura tech, identità rinnovata e apertura alla stablecoin europea
Si è svolta oggi a Milano, presso il ristorante dello Chef stellato Andrea Aprea, la conferenza stampa di Bancomat, occasione in cui l’azienda ha ripercorso l’evoluzione dell’ultimo anno e illustrato la strategia che guiderà il percorso verso il 2026 e oltre. Dopo i saluti del presidente Franco Dalla Sega e l’intervento introduttivo di Gianfranco Torriero, presidente di AbiServizi Spa, la parola è passata all’Amministratore Delegato e Direttore Generale di Bancomat, Fabrizio Burlando, che ha presentato visione, rebranding, posizionamento e innovazioni in arrivo, durante l'incontro accompagnato da un menù firmato dallo Chef Aprea.
Per la prima volta nella storia, nel 2024 i pagamenti digitali hanno superato l’uso del contante in Italia: il 43% dei consumi è stato regolato tramite carte, wallet e smartphone, contro il 41% in contanti. Un passaggio epocale destinato ad accelerare ulteriormente, secondo Boston Consulting Group, entro il 2029 l’89% delle transazioni retail sarà digitale. "Si tratta di un’evoluzione strutturale", ha spiegato Burlando in conferenza stampa: "i consumatori stanno sostituendo il portafoglio fisico con app e soluzioni digital-first, e nei negozi i pagamenti contactless rappresentano ormai quasi il 90% delle transazioni elettroniche, per un valore di 291 miliardi di euro. Ma la trasformazione va oltre la semplice transazione: smartphone e wallet stanno diventando veri hub di identità, servizi e interazione con l’ecosistema digitale".
In questo scenario di profonda trasformazione, Bancomat, piattaforma di pagamento più utilizzata nel Paese, con oltre 30 milioni di account attivi, riafferma il proprio ruolo di infrastruttura nazionale al servizio del Sistema Italia, con una governance interamente italiana e una missione chiara: sostenere l’innovazione del settore non come competitor delle banche, ma come loro alleato strategico. "Bancomat non è un competitor delle banche, ma il loro partner naturale", ha sottolineato Burlando, ricordando inoltre: "Siamo partecipati dal Fondo Strategico Italiano e da circa cento istituti bancari, e lavoriamo per offrire tecnologia, infrastruttura e servizi a valore aggiunto, garantendo un’esperienza digitale completa e pienamente italiana, alternativa e competitiva rispetto ai grandi circuiti internazionali".
"Il 2025 è stato un vero e proprio anno-cantiere, costruito su tre pilastri fondamentali, tecnologia, prodotto e brand, attorno ai quali abbiamo ridisegnato l’architettura industriale di Bancomat", ha spiegato Burlando. Il primo passo ha riguardato la tecnologia, con la digitalizzazione completa delle carte oggi integrabili nei principali wallet come Apple Pay, Google Pay e Samsung Pay, e con l’unificazione della rete di processing grazie alla partnership strategica con Nexi: per la prima volta, un’unica infrastruttura tecnologica nazionale, scalabile e interoperabile con l’Europa.
Parallelamente è stata evoluta l'offerta di prodotto, con l’introduzione di nuovi servizi digitali a supporto di banche ed esercenti, e in prospettiva dei cittadini, rendendo Bancomat una piattaforma in grado di abilitare pagamenti innovativi anche online e in mobilità. Il percorso si è completato sul fronte del brand, oggi unico, coerente e contemporaneo, capace di rappresentare tutte le esperienze di pagamento, fisiche e digitali, e di dialogare con il Paese attraverso partnership nei mondi dello sport: Lega serie A, Nazionale di Tennis; della cultura: investimenti con il FAI; e della musica.
Tra le novità, Bancomat introduce anche i pagamenti peer-to-peer: non sarà più necessario utilizzare app esterne come PayPal o Satispay per scambiarsi denaro tra privati, perché l’operazione sarà possibile direttamente dall’app Bancomat, in modo istantaneo e basato sul numero di telefono. Contestualmente, grazie agli accordi di interoperabilità internazionale, il circuito abiliterà per la prima volta pagamenti POS globali, permettendo ai consumatori di pagare con la stessa app in Italia e all’estero, allineandosi ai principali player globali.
Il 2026 rappresenterà la piena maturazione di questa trasformazione, che non solo ha ridefinito identità, ruolo e posizionamento, ma ha visto Bancomat affermarsi come piattaforma nazionale strategica in grado di garantire sovranità tecnologica, competitività economica e inclusione sociale, fungendo da ponte operativo tra banche, istituzioni e cittadini. In questa fase, l’azienda consolida il proprio ruolo attraverso accordi ad alto impatto sistemico, come l’intesa con PagoPA per abilitare entro novembre i pagamenti diretti alla Pubblica Amministrazione e la collaborazione con Autostrade per l’Italia per introdurre il pagamento contactless dei pedaggi autostradali: esempi concreti di come Bancomat stia portando la propria tecnologia sempre più vicino alla vita quotidiana degli italiani. Nel frattempo, il dialogo con il sistema bancario si rafforza ulteriormente: con Monte dei Paschi di Siena è atteso nel 2026 il lancio di un nuovo prodotto co-badged, segno della rinnovata centralità di Bancomat nel sistema finanziario nazionale.
In questo contesto, Burlando ha richiamato l’attenzione anche sul tema delle stablecoin, definendole non semplicemente come una nuova forma digitale di moneta, ma come il potenziale ponte tra la blockchain, che decentralizza la fiducia, e il sistema bancario europeo, che quella fiducia la garantisce. Per spiegare con chiarezza il concetto, ha proposto una metafora efficace: "Una stablecoin funziona come i gettoni di un luna park, si consegna denaro alla cassa, si ricevono gettoni di pari valore, utilizzabili all’interno dell’ecosistema e sempre riscambiabili in moneta reale".
L’Europa, ha evidenziato, ha oggi l’opportunità di proporre un modello diverso da quello statunitense, fondato su un’infrastruttura regolata, interoperabile e sostenuta da attori istituzionali. In questo quadro, Bancomat rivendica il ruolo naturale dei circuiti domestici come quello italiano, capaci di emettere una stablecoin di sistema affidabile e pienamente europea: non una moneta parallela, ma uno strumento strategico per rafforzare la sovranità digitale del continente e abilitare applicazioni concrete come i pagamenti istantanei e la tokenizzazione dei titoli di Stato.
La trasformazione di Bancomat non si ferma qui. Già da domani l’azienda sarà protagonista al Salone dei Pagamenti con un’area espositiva pensata per parlare non solo al mondo bancario, ma anche alle nuove generazioni. Un’attenzione particolare sarà dedicata alla Gen Z, con soluzioni progettate per rendere i pagamenti digitali più immediati, integrati nelle loro abitudini quotidiane e coerenti con i linguaggi e i valori delle nuove comunità digitali. Un ulteriore passo di un percorso che coniuga innovazione, identità e futuro, ponendo Bancomat al centro della prossima fase dell’economia digitale italiana.
