Manovra 2026, la Rottamazione 5 divide i contribuenti: chi ha pagato rischia più di chi ha evaso - Affaritaliani.it

Economia

Ultimo aggiornamento: 14:12

Manovra 2026, la Rottamazione 5 divide i contribuenti: chi ha pagato rischia più di chi ha evaso

La nuova pace fiscale rischia di penalizzare chi ha rispettato la Quater. Senza correttivi, migliaia di imprese verso la "morte commerciale"

di Gianluca Timpone

Manovra 2026: la Rottamazione 5 divide i contribuenti e penalizza chi ha creduto nella Quater

Con l'avvicinarsi della discussione sulla Manovra di Bilancio per il 2026, una delle novità più attese e, al contempo, discusse è l'introduzione di una nuova misura di pace fiscale, la cosiddetta "Rottamazione 5". L'iniziativa, pensata per alleggerire il peso del debito fiscale di molti contribuenti, presenta però dei contorni che, se non modificati, potrebbero generare più problemi che soluzioni, creando disparità ingiustificate e minacciando la "morte commerciale" di molte attività.

Cosa prevede la nuova Rottamazione 5?

L'impianto della "Rottamazione 5" mira a definire le cartelle esattoriali generate dal 2000 al 2023. La sua principale attrattiva risiede nella cancellazione integrale degli interessi di mora e delle sanzioni, lasciando a carico del contribuente il solo importo dell'imposta originariamente dovuta. Una boccata d'ossigeno, certo, ma con una restrizione cruciale: la misura è applicabile esclusivamente alle imposte inserite all'interno delle dichiarazioni dei redditi e non pagate.

Ciò significa che restano categoricamente escluse dalla nuova definizione le maggiori imposte determinate a seguito di accertamenti o verifiche da parte dell'Agenzia delle Entrate. Una distinzione che, se da un lato intende premiare chi ha semplicemente omesso un versamento dovuto ma dichiarato, dall'altro ignora le complesse dinamiche che spesso portano a contestazioni e accertamenti fiscali, lasciando migliaia di contribuenti senza speranza di sanatoria.

Il dilemma della Rottamazione Quater: un piano insostenibile per molti

Ma il vero nodo gordiano, quello che rischia di trasformare un'opportunità in un incubo per molti, riguarda la relazione tra la "Rottamazione 5" e la precedente "Rottamazione Quater". Attualmente, chi è in regola con i pagamenti della Rottamazione Quater, usufruendo di piani rateali spesso stringenti e a breve termine, non può rientrare nella nuova definizione. Questo significa che tali contribuenti devono continuare a onorare il loro originario piano rateale, decisamente meno favorevole rispetto alle 54 rate bimestrali spalmate su 9 anni previste dalla "Rottamazione 5".

La situazione diventa drammatica per chi, pur avendo aderito alla Rottamazione Quater con cartelle provenienti da accertamenti fiscali (ora escluse)  con le migliori intenzioni, è decaduto dal piano rateale. Per questi soggetti, l'Agenzia delle Entrate richiederà il pagamento immediato del residuo debito, ripristinando integralmente le sanzioni e gli interessi che nel frattempo sono risorti. Questo "salto mortale" finanziario, spesso nell'ordine di decine o centinaia di migliaia di euro, deve essere affrontato in un'unica soluzione, pena l'avvio di azioni esecutive (pignoramenti, fermi amministrativi, ipoteche) che possono culminare nella "morte commerciale" di imprese e professionisti.

Il rischio di una disparità ingiustificata e l'appello alla modifica

Questa impostazione genera una disparità di trattamento difficilmente giustificabile. Un contribuente che ha fatto enormi sacrifici per rimanere agganciato alla Rottamazione Quater, magari con cartelle derivanti da accertamenti, si trova paradossalmente in una posizione peggiore di chi, avendo imposte solo da dichiarazione, può accedere a condizioni molto più vantaggiose. Ancora più penalizzati coloro che, per difficoltà sopraggiunte, sono decaduti dalla Quater e si vedono ora richiedere l'intero importo, con un'aggravio sanzionatorio e di interessi che vanifica ogni precedente sforzo.

La proposta: un "salvagente" per i decaduti della Quater

Per evitare una nuova ondata di crisi sociale ed economica, è cruciale che il Legislatore intervenga con delle modifiche durante l'iter parlamentare della Manovra. In particolare, si suggerisce di:

1.  Consentire la riammissione alla Rottamazione 5 per i contribuenti decaduti dalla Rottamazione Quater per le cartelle esclusi dalla nuova sanatoria . Questa opzione permetterebbe loro di bloccare le azioni esecutive in corso o imminenti e di accedere a un piano di rientro sostenibile, escludendo almeno le sanzioni e gli interessi.

2.: L'inclusione dei decaduti dalla Quater non comporterebbe significative variazioni negli incassi previsti dalla Manovra, in quanto si tratta di posizioni che altrimenti risulterebbero comunque difficilmente recuperabili dall'Amministrazione Finanziaria per via dell'insolvenza dei contribuenti.

In assenza di queste modifiche, si rischierebbe non solo di creare una profonda ingiustizia tra contribuenti, ma anche di innescare una nuova emergenza sociale fatta di pignoramenti, fallimenti e perdita di posti di lavoro, proprio nel momento in cui il Paese cerca stabilità e ripartenza. Il Parlamento ha ora l'opportunità di dimostrare lungimiranza e sensibilità sociale, trasformando la "Rottamazione 5" in un vero strumento di pacificazione e rilancio.