BAT Italia, annunciato l'ampliamento dell’Innovation Hub di Trieste e rinnovato il MoU con il Ministero dell’Agricoltura - Affaritaliani.it

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Ultimo aggiornamento: 19:44

BAT Italia, annunciato l'ampliamento dell’Innovation Hub di Trieste e rinnovato il MoU con il Ministero dell’Agricoltura

De Petris (BAT Italia): “L’Italia è stata il primo Paese in cui BAT ha sottoscritto un accordo pluriennale con la filiera tabacchicola, rinnovato oggi per ulteriori tre anni, a conferma del nostro impegno”

di Federica Toscano

BAT Italia: ampliato l’Innovation Hub di Trieste con 16 nuove linee produttive e 150 assunzioni entro il 2026, rinnovato il MoU con il MASAF per l’acquisto di 15mila tonnellate di tabacco nel triennio 2026-28

Si è tenuta oggi a Trieste la conferenza stampa che ha annunciato l’ampliamento del ”A Better Tomorrow Innovation Hub” che prosegue il proprio percorso di crescita con un importante piano di espansione e consolidamento strategico, che prevede l’aumento della capacità produttiva e nuove opportunità occupazionali. Contestualmente, l’azienda ha firmato il rinnovo del Memorandum of Understanding con il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, rafforzando il proprio impegno a sostegno della filiera tabacchicola italiana. Nel corso della giornata, BAT ha annunciato l’aggiunta di 16 nuove linee produttive nello stabilimento triestino e un piano di assunzioni che porterà all’inserimento di 150 nuove risorse entro il 2026.

La giornata si è aperta con i saluti introduttivi del giornalista e moderatore dell’evento Giuseppe de Filippi, che ha guidato e scandito gli interventi degli ospiti sul palco:  Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, del Ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani, del Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga, del Presidente e Amministratore Delegato di BAT Italia Fabio de Petris, del Presidente di BAT Trieste Andrea Di Paolo e dell’intero Management Board globale dell’azienda.

Con l’entrata a regime delle nuove installazioni entro la fine del 2026, lo stabilimento vedrà raddoppiare la propria capacità produttiva rispetto al piano industriale originario, che prevedeva fino a 12 linee entro il 2027. Le nuove linee saranno interamente dedicate alle Nuove Categorie di prodotti a base di nicotina, contenenti tabacco o foglie di tè rooibos, destinate esclusivamente al mercato italiano e contraddistinte dal marchio Made in Italy.

Questo progetto è la testimonianza della nostra lungimiranza e delle aspettative che riponiamo in questo hub di eccellenza che, per BAT, riveste un ruolo strategico fondamentale a livello globale.L’ampliamento delle linee produttive è la dimostrazione che per noi il domani non può più aspettare, ma già oggi dobbiamo essere i primi a costruire un futuro migliore.Lo facciamo attraverso l'investimento in tecnologie all'avanguardia, la creazione di opportunità occupazionali e la promozione di un'eccellenza che si fregia del marchio Made in Italy, riflettendo pienamente i valori di innovazione, responsabilità e sostenibilità che guidano la nostra azienda”, ha dichiarato Fabio de Petris, Presidente e Amministratore Delegato di BAT Italia.

Questa espansione si aggiunge alle linee già operative per la produzione di sacchetti di nicotina per uso orale (Modern Oral), distribuiti in Italia e in altri 15 Paesi europei, e a quella recentemente avviata per i prodotti destinati alla terapia sostitutiva della nicotina (NRT). Parallelamente, l’Innovation Hub ha incrementato la propria superficie di 6.300 metri quadrati, raggiungendo i 30.000 mq complessivi, superando di 10.000 mq le previsioni iniziali. Un risultato reso possibile anche grazie al recupero di aree in disuso dell’Interporto di Trieste, che ha consentito di evitare nuove costruzioni e ridurre l’impatto sul territorio.

L’annuncio di Trieste si inserisce in un percorso di lungo periodo che vede BAT impegnata sul territorio con un piano di investimenti da 500 milioni di euro in cinque anni. Secondo un’analisi condotta dal MIB Trieste School of Management, che ha valutato l’impatto economico dell’Innovation Hub nella regione, nel solo 2024 gli investimenti hanno raggiunto i 168 milioni di euro, generando un valore della produzione pari a 30 milioni di euro. L’utile dell’ultimo esercizio, pari a 1,6 milioni di euro, è stato interamente reinvestito a sostegno dello sviluppo aziendale.

Il continuo sviluppo dell'Hub di Trieste è per noi un investimento di profondo valore. Siamo intervenuti positivamente sul territorio recuperando aree in disuso per l’ampliamento della produzione, abbiamo raddoppiato gli obiettivi che ci eravamo prefissati, rispettando un’ambiziosa tabella di marcia e il budget a disposizione e abbiamo continuato a credere nella nostra comunità, dato che continuiamo ad assumere e a investire sulla nostra forza lavoro. Questo approccio integrato testimonia un progetto pensato per essere pienamente sostenibile a 360°.Trieste è per noi un asset fondamentale, un vero e proprio volano per lo sviluppo dell’intera regione che contribuisce alla crescita del PIL locale e consolida il prestigio del territorio, diventando la vetrina dell’eccellenza del Made in Italy. Siamo sinceramente orgogliosi dei traguardi raggiunti e non vediamo l’ora di affrontare le opportunità che il futuro ci riserverà”, ha dichiarato Andrea Di Paolo, Presidente di BAT Trieste.

La giornata è stata anche l’occasione per la firma del rinnovo del Memorandum on Understanding tra BAT Italia e il Ministero dell’Agricoltura. L’accordo, sottoscritto dal Sottosegretario Patrizio Giacomo La Pietra e da Fabio de Petris, prevede l’acquisto da parte di BAT di fino a 15 mila tonnellate di tabacco italiano di alta qualità nel triennio 2026-2028. Una decisione che avrà ricadute dirette su oltre 400 piccole e medie imprese e circa 6.000 addetti della filiera tabacchicola nazionale.

Il Memorandum, firmato nella cornice dello stabilimento di Trieste, si inserisce in un settore in piena trasformazione, caratterizzato dall’impegno dei giovani imprenditori agricoli italiani e dall’introduzione di nuove tecnologie e pratiche di agricoltura di precisione, che stanno modernizzando il comparto. In particolare, BAT si è impegnata ad acquistare le varietà Burley in Campania e Virginia Bright in Veneto e Umbria.

Con l’espansione produttiva e il rinnovo dell’accordo istituzionale, BAT rafforza la propria presenza in Italia, consolidando il ruolo dell’Innovation Hub di Trieste come centro strategico a livello globale e riaffermando la volontà di investire nella competitività e nell’innovazione della filiera agricola e industriale nazionale.

Innovazione, identità e internazionalizzazione sono le chiavi del successo del Made in Italy, valori che ritroviamo anche nello sviluppo industriale promosso da BAT. Non solo perché l’hub ha sede a Trieste, città strategica per il nostro Paese, ma anche perché rappresenta un tassello importante nella valorizzazione della filiera Made in Italy. Un centro avanzato e significativo, che diventerà modello produttivo e contribuirà a rendere l’Italia sempre più attrattiva per gli investimenti esteri”, ha dichiarato il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso.

Siamo particolarmente orgogliosi per questa giornata che segna la crescita straordinaria dell’Innovation Hub di Bat a Trieste. Fin dall’inizio la multinazionale aveva chiesto che fossero certi i tempi legati a questo importante investimento.In questa prestigiosa occasione possiamo ricordare che il nostro sistema territoriale, guidato dalla Regione, ha saputo rispondere con grandissima tempestività alle richieste di questa realtà che è fondamentale per lo sviluppo del nostroterritorio e del nostro Paese”, ha dichiarato il Presidente del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga.

 

L’intervista di Affaritaliani a Fabio de Petris, Presidente e Amministratore Delegato di BAT Italia

A margine dell’evento, Fabio de Petris, Presidente e Amministratore Delegato di BAT Italia, ha dichiarato ai microfoni di Affaritaliani: “L’Italia per noi rappresenta un Paese fondamentale: è il primo in Europa per produzione di tabacco, con una filiera composta da 6.000 dipendenti e 400 piccole e medie imprese. Come BAT sentiamo la responsabilità di essere al fianco di questa filiera e delle imprese che ne fanno parte, offrendo loro una prospettiva di medio-lungo termine. È questo il motivo per cui abbiamo già siglato in passato un Memorandum of Understanding: l’Italia, infatti, è stata il primo Paese in cui BAT ha sottoscritto un accordo pluriennale con la filiera tabacchicola, rinnovato oggi per ulteriori tre anni, a conferma del nostro impegno”.

Si tratta di un accordo importante, che ribadisce ancora una volta la centralità dell’Italia nelle strategie del Gruppo. Il Memorandum rafforza ulteriormente il piano di investimenti che stiamo portando avanti nel Paese, un piano che non riguarda soltanto la filiera tabacchicola, ma che ha anche una forte componente industriale. Il Trieste Innovation Hub è un esempio concreto del livello degli investimenti di BAT in Italia. Questo rapporto con le istituzioni assume un valore ancora maggiore, perché le istituzioni hanno compreso appieno il grande processo di trasformazione che BAT sta realizzando a livello globale, un processo guidato anche dall’Italia, dove circa il 50% dei ricavi proviene già da prodotti di nuova generazione”, ha affermato de Petris.

In Italia abbiamo costruito un modello, grazie anche al sostegno delle istituzioni, che consente di investire in modo sano e sostenibile nelle nuove categorie. Disponiamo di un contesto regolatorio equilibrato, che permette di immettere sul mercato i nostri prodotti garantendo al tempo stesso una comunicazione chiara ai consumatori e la sicurezza che essi siano destinati esclusivamente a un pubblico adulto. Inoltre, il contesto fiscale si fonda sul principio del risk continuum: le sigarette tradizionali sono soggette a un’imposizione più alta, mentre i prodotti di nuova generazione beneficiano di una tassazione più favorevole. Questo sistema consente non solo di sostenere nuovi investimenti, ma anche di garantire una maggiore accessibilità ai consumatori, offrendo loro l’opportunità di passare dai prodotti tradizionali a quelli di nuova generazione”, ha poi concluso de Petris.

 

L’intervista di Affaritaliani a Andrea Di Paolo, Presidente di BAT Trieste

Andrea Di Paolo, Presidente di BAT Trieste, ha dichiarato ai microfoni di Affaritaliani: “Siamo la prima multinazionale operante in Italia a siglare, nel 2011, un accordo con il Ministero dell’Agricoltura per l’acquisto di tabacco italiano. Da allora abbiamo proseguito con coerenza nel nostro impegno verso il Paese e la filiera tabacchicola nazionale. Il Memorandum firmato oggi prevede ulteriori tre anni di acquisto di tabacco italiano, per una quantità complessiva fino a 15.000 tonnellate, e conferma il nostro sostegno a 400 piccole e medie imprese che impiegano oltre 6.000 lavoratori.

Il nostro impegno in Italia e i nostri investimenti dimostrano chiaramente che l’Italia è un Paese chiave per il Gruppo, ed è per questo che ci vengono garantiti gli investimenti richiesti, sia per sostenere la filiera tabacchicola sia per far crescere il Trieste Innovation Hub, dove oggi abbiamo inaugurato 16 nuove linee di produzione. Si tratta di un passaggio fondamentale, perché BAT crede nel Paese. Ciò che chiediamo, in cambio, è soltanto di poter contare su un contesto che garantisca la sostenibilità del nostro business, con una visione chiara per i prossimi tre anni, sia sul piano fiscale sia su quello regolatorio”, ha concluso Di Paolo.