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Eni, Costa d’Avorio: completata la cessione del 30% del progetto Baleine a Vitol
Il progetto Baleine è il principale sviluppo offshore nel Paese ed è detenuto da Eni (47,25%), Vitol (30%) e Petroci (22,75). La transazione è in linea con la strategia di Eni volta all'ottimizzazione delle attività upstream

Eni, perfezionata la cessione del 30% del progetto Baleine in Costa d’Avorio a Vitol
Eni annuncia di aver completato la cessione di una partecipazione del 30% del progetto Baleine in Costa d’Avorio a Vitol. Il progetto Baleine è il principale sviluppo offshore nel Paese ed è detenuto da Eni (47,25%), Vitol (30%) e Petroci (22,75). La transazione è in linea con la strategia di Eni volta all'ottimizzazione delle attività upstream, che prevede di anticipare la valorizzazione delle scoperte esplorative attraverso la riduzione delle partecipazioni in esse (il cosiddetto modello dual exploration).
Eni e Vitol sono già partner nei progetti OCTP e Block 4 in Ghana e questo accordo consolida ulteriormente la collaborazione tra le due società in Africa occidentale. Eni è presente in Costa d’Avorio dal 2015. Baleine è il primo progetto di Eni in Costa d'Avorio e il primo a zero emissioni in Africa. Il giacimento giant di Baleine è stato scoperto nel 2021, a 20 anni dall'ultima scoperta commerciale nel Paese; la produzione è iniziata in tempi record, nel 2023.
Con una produzione complessiva tra Fase 1 e 2 di oltre 62.000 barili di petrolio e più di 75 milioni di piedi cubi di gas al giorno, destinata a salire fino a 150.000 barili di petrolio e 200 milioni di piedi cubi al giorno con l’avvio della Fase 3, il progetto Baleine rappresenta un pilastro fondamentale per soddisfare la domanda energetica interna. Vitol, società globale attiva nei settori energy e commodity, è presente in ambito Upstream in Africa occidentale da molti anni.