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Generali, presentata la tappa piemontese del 'Welfare Index PMI'

Il welfare, secondo il report, non è solo uno strumento di benessere per i lavoratori, ma anche un acceleratore di performance

di Redazione Corporate

Generali promuove il welfare aziendale: al via la tappa Piemonte del 'Welfare Index PMI'

Il welfare aziendale nelle piccole e medie imprese piemontesi sta vivendo una vera e propria trasformazione. È quanto emerge dal nuovo Rapporto Welfare Index PMI Piemonte, presentato oggi a Torino nell’ambito del roadshow nazionale promosso da Generali con la partecipazione delle principali Confederazioni italiane. Negli ultimi otto anni, le imprese della regione con un livello alto o molto alto di welfare aziendale sono passate dal 10% al 32%, dimostrando un’evoluzione significativa nella cultura dell’impresa responsabile.

La tappa piemontese ha messo in luce un dato particolarmente rilevante: la regione si distingue per l’impegno sociale delle sue imprese e per l’impatto che queste hanno sul benessere delle comunità locali. Delle 535 aziende piemontesi partecipanti all’ultima edizione dell’indice, ben 14 sono state riconosciute come Welfare Champion, il livello più alto della classifica, mentre 74 hanno ottenuto lo status di Welfare Leader.

Il Piemonte, che produce il 7,3% del PIL nazionale, mostra una forte diffusione territoriale delle PMI (87,9 ogni mille abitanti), a testimonianza di un tessuto imprenditoriale dinamico e capace di generare valore in settori chiave come l’industria manifatturiera, l’energia, i servizi finanziari e assicurativi. Questo radicamento si riflette anche nella capacità delle aziende di raggiungere il 42,4% delle famiglie della regione con almeno un lavoratore nel settore privato.

Dal punto di vista territoriale, il livello di welfare aziendale si distribuisce in modo omogeneo. La zona Sud del Piemonte (Cuneo, Asti, Alessandria) è quella che registra la quota più alta di imprese con welfare elevato (36,8%), seguita da Torino (30,6%) e dall’area Nord-Est (28,2%). Anche i settori più rappresentativi evidenziano un’adozione ampia delle pratiche di welfare: negli studi professionali il 50,7% delle imprese presenta un welfare sviluppato, nel Terzo Settore si raggiunge il 48,7%, mentre l’agricoltura – pur composta per lo più da microimprese – arriva al 37,3%.

La dimensione aziendale è ancora un fattore chiave: oltre l’80% delle imprese con più di 100 addetti ha un livello elevato di welfare, percentuale che scende al 67% tra le aziende da 51 a 100 dipendenti e al 46% tra quelle da 10 a 50. Tuttavia, anche le microimprese iniziano a mostrare una crescente consapevolezza del valore strategico del welfare aziendale. Il welfare, secondo il report, non è solo uno strumento di benessere per i lavoratori, ma anche un acceleratore di performance: le aziende con un welfare più evoluto registrano migliori risultati in termini di produttività e occupazione. L’analisi dei bilanci 2023 di 303 imprese conferma infatti un impatto positivo del welfare sull’economia aziendale.

Il Welfare Index PMI 2024 fotografa dunque un sistema maturo, pronto a consolidarsi come leva strategica per la sostenibilità dell’impresa. Generali, attraverso la sua rete capillare e le società specializzate come Welion, continua a sostenere questa evoluzione con soluzioni dedicate, affermando il ruolo del welfare come fattore chiave per lo sviluppo economico e sociale del Paese.