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Haiki+ a Ecomondo 2025: Pietro Colucci presenta la nuova filiera del riciclo con Haiki Metals
Colucci (Haiki Metals): "Lo slogan degli anni ’70, 'il rifiuto come risorsa', sta finalmente diventando realtà"


Haiki+ a Ecomondo 2025: Pietro Colucci guida la nuova fase del riciclo industriale con Haiki Metals
Haiki+, gruppo industriale italiano di riferimento nel settore dell’economia circolare e società quotata su Euronext Growth Milan, è protagonista anche quest’anno a Ecomondo 2025, la principale manifestazione europea dedicata alla transizione ecologica in corso a Rimini Fiera dal 4 al 7 novembre.
L’azienda ha scelto l’appuntamento riminese per presentare Haiki Metals, la nuova business unit nata dall’acquisizione di Ecobat Resources Italia, che consente al Gruppo di diventare il primo produttore nazionale di piombo interamente riciclato. Con due impianti strategici situati in Lombardia e Campania e una capacità produttiva complessiva di 66.000 tonnellate annue di piombo secondario, Haiki Metals integra l’intera filiera – dalla raccolta al trattamento, fino alla raffinazione e produzione di leghe – rafforzando così la catena italiana del recupero dei metalli strategici, in un momento in cui la valorizzazione delle materie prime seconde assume un ruolo chiave per l’autonomia industriale del Paese.
Nel corso della manifestazione, il management del Gruppo ha sottolineato come Ecomondo stia diventando sempre più il luogo in cui la transizione ecologica passa dall’idea alla concreta trasformazione industriale. “Il rifiuto come risorsa”, slogan storico degli ambientalisti, è ormai realtà: al fianco dei sistemi tradizionali di trattamento e smaltimento si sta affermando un nuovo paradigma industriale fondato sulla trasformazione dei rifiuti in materie prime seconde.
Proprio in questa direzione si muove la strategia di Haiki+, che attraverso cinque divisioni operative – Haiki Recycling, Haiki Mines, Haiki Electrics, Haiki Cobat e la nuova Haiki Metals – presidia in modo capillare le principali filiere del riciclo, dalle batterie al tessile, dai RAEE alle plastiche fino al cartongesso. Con una rete di oltre 26 impianti sul territorio nazionale, il Gruppo conferma la propria leadership nella gestione sostenibile dei rifiuti e nel recupero delle risorse, contribuendo alla costruzione di un’economia più efficiente e resiliente.
Il nuovo polo Haiki Metals non si limiterà al piombo, ma si occuperà anche di antimonio, stagno, rame, argento e silicio, materiali provenienti da comparti in crescita come quello fotovoltaico. Si tratta di metalli critici, sempre più richiesti e sempre meno estratti a livello primario, che trovano nel riciclo la principale via di approvvigionamento sostenibile.
Tra le iniziative presentate in fiera, spicca RAEE.Man di Sale (AL), impianto all’avanguardia per il trattamento dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, con una capacità di 40.000 tonnellate annue. A Pollutri (CH), la Cobat Ecofactory rappresenta invece il cuore delle attività di recupero di pile e accumulatori, con una capacità di 9.000 tonnellate annue e una nuova linea in liquido per l’estrazione di black mass, rame, alluminio, zinco e manganese, oltre a un processo in sviluppo per il recupero del litio come carbonato. L’impianto è alimentato da 0,6 MW di energia fotovoltaica.
Sempre a Pollutri è operativo il Progetto BATMAN, hub nazionale per il riciclo di batterie al litio e alcaline, con una capacità fino a 4.000 tonnellate annue per il litio e 3.000 per le alcaline. Il progetto ha ricevuto un finanziamento del MASE di 1,2 milioni di euro su un investimento complessivo di 1,94 milioni, confermando il suo valore strategico per l’Italia. Sul fronte del tessile, la società IGERS, parte del Gruppo Haiki+, si distingue per le soluzioni tecnologiche avanzate di riconoscimento ottico dei materiali e per un brevetto d’invenzione che consente il recupero innovativo delle fibre tessili. Un traguardo importante nella riduzione dell’impatto ambientale della moda e nella valorizzazione degli scarti di produzione.
Lo stand Haiki+ a Ecomondo – progettato in collaborazione con materieunite – riflette la filosofia del Gruppo: un design modulare e sostenibile, realizzato con materiali circolari e processi a basso impatto ambientale. All’interno dello spazio trovano posto anche Circularity, la società benefit che accompagna le imprese nella transizione sostenibile, e Materia Rinnovabile, la rivista internazionale dedicata alla bioeconomia e alla circolarità. Haiki+ conferma così la propria visione di industria rigenerativa, in cui innovazione tecnologica, ricerca industriale e digitalizzazione sono gli strumenti per costruire un futuro più sostenibile.
L'intervista di Affaritaliani a Pietro Colucci, Presidente di Haiki Metals
Pietro Colucci, Presidente di Haiki Metals, ha dichiarato ai microfoni di Affaritaliani: "Ecomondo è una fiera che sta crescendo moltissimo, e lo si nota sia dal numero sia dalla qualità degli espositori, che stanno cambiando nel tempo. Ciò che fino a qualche anno fa era considerato solo un tema politico – la cosiddetta “transizione ecologica” – oggi è entrato pienamente nel mondo dell’industria, del riciclo e del recupero. Accanto ai sistemi tradizionali di trattamento e smaltimento dei rifiuti, sia industriali che urbani, si sta affermando sempre più con forza un modello di trasformazione dei rifiuti in materie prime seconde. È proprio questa la vera transizione ecologica che si voleva ottenere. Lo slogan degli anni ’70, “il rifiuto come risorsa”, sta finalmente diventando realtà".
"Ecomondo è ormai un evento che non raccoglie solo progetti, ma anche aziende che si candidano e che spesso sono entrate di recente nel settore: imprese che si occupano di materie prime seconde e di trasformazione, sempre più lontane dalla vecchia logica del “mondo dei rifiuti”. I rifiuti, così come li abbiamo conosciuti negli ultimi quarant’anni, stanno gradualmente lasciando il posto a un’industria della trasformazione, che punta a offrire sul mercato materie prime seconde o semilavorati destinati alle aziende industriali. È il segno del processo di industrializzazione del settore. Ogni anno, Ecomondo conferma questa evoluzione, e anche quest’anno la risposta degli espositori è molto significativa. Non potevamo mancare, naturalmente", ha proseguito Colucci.
"Quando si parla di economia circolare, bisogna considerare che i CER, cioè i codici dei rifiuti, sono circa 200. È impossibile per un’azienda, anche di grandi dimensioni come la nostra, realizzare un modello circolare per tutti. Per questo abbiamo scelto alcuni verticali specifici, dove – per competenze, esperienze e presenza industriale – ci sembrava più semplice chiudere il cerchio e arrivare davvero alle materie prime seconde. Eravamo già molto presenti nel settore delle batterie, avendo acquisito tre anni fa Ecobat, lo storico consorzio di raccolta delle batterie. Questo ci ha dato una presenza molto capillare nel comparto delle batterie al piombo. Parallelamente, abbiamo sviluppato con il CNR un brevetto sul litio, e ci è sembrato naturale estendere il lavoro a quella filiera, fino alla produzione di black mass e di litio recuperato dalle batterie esauste. Va ricordato che in Italia non si produce più piombo primario – cioè estratto da miniere – ma solo piombo riciclato, proveniente principalmente dal settore automotive. È stato un percorso lungo, che si è ora completato con l’acquisizione della parte italiana di un gruppo multinazionale americano, da cui è nata Haiki Metals", ha continuato il Presidente di Haiki Metals.
"Haiki Metals non si occuperà solo di piombo, ma anche di antimonio, stagno e altri materiali di valore come silicio, argento e rame, provenienti ad esempio dal mondo del fotovoltaico. È una realtà destinata a diventare strategica, soprattutto perché si concentra su materie prime critiche, cioè quei metalli che non si estraggono più e che vanno recuperati attraverso l’economia circolare. Abbiamo acquisito un’azienda con tre stabilimenti – a Marcianise (CE), Bologna e Paderno (MI) – che ora vogliamo rilanciare. La multinazionale americana l’aveva un po’ trascurata, ma noi abbiamo grandi ambizioni su questo fronte. Abbiamo trovato un management capace, motivato e competente, e siamo convinti di poter far bene. A Ecomondo abbiamo anche portato un lingotto di piombo con il logo di Haiki Metals: un piccolo segnale simbolico del cambiamento che stiamo guidando. Sono molto positivo riguardo al futuro di questa nuova realtà", ha concluso Colucci.
