Intesa Sanpaolo, al 12esimo posto a livello mondiale per impegno ESG - Affaritaliani.it

Corporate - Il giornale delle imprese

Intesa Sanpaolo, al 12esimo posto a livello mondiale per impegno ESG

Con il Piano d’Impresa 2022-2025, Intesa Sanpaolo intende rafforzare ulteriormente a livello globale il proprio ruolo di banca leader per le tematiche ESG

Intesa Sanpaolo, prima grande banca della Zona Euro tra le più sostenibili al mondo secondo Newsweek e Statista

Intesa Sanpaolo risulta ottimamente posizionata, primo grande Gruppo bancario della Zona Euro, al 12esimo posto tra le banche più socialmente responsabili secondo la classifica “World's Most Socially Responsible Banks 2022sulle 175 più sostenibili a livello globale per l’impegno dal punto di vista ambientale, sociale e di governance. La classifica è redatta dalla prestigiosa testata USA Newsweek e da Statista, una delle principali società di indagini economiche al mondo.

L'analisi, condotta tra novembre 2021 e gennaio 2022, si basa su due parametri: dati pubblici di 750 banche in 35 Paesi sui 30 KPI dei tre pilastri ESG, inclusi quelli specifici del settore bancario, e la reputazione in ambito di sostenibilità sulla base di un’ampia indagine su 45.000 clienti.

Con il Piano d’Impresa 2022-2025 presentato a febbraio Intesa Sanpaolo intende rafforzare ulteriormente a livello globale il proprio ruolo di banca leader per le tematiche ESG con l’impegno a destinare circa 115 miliardi di euro alla comunità e alla transizione verde e circa 500 milioni di euro per supportare le persone in difficoltà, ma anche a raggiungere l’obiettivo di zero emissioni nette (entro il 2030 per le proprie ed entro il 2050 per i portafogli prestiti e investimenti e per l’asset management e l’attività assicurativa).

La Banca ha di recente annunciato di aver messo a disposizione ulteriori 8 miliardi di euro per aiutare le famiglie ad affrontare i rincari, dall'aumento delle bollette per luce e gas al maggior costo dei beni di consumo, risorse che portano il pacchetto di aiuti stanziato dalla Banca per imprese e famiglie a 30 miliardi di euro.