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Intesa Sanpaolo, i risultati della performance ESG 2021 del Gruppo

Per i finanziamenti ad alto impatto sociale sono stati investiti €20,6 miliardi, dei quali 14 a sostegno del sistema produttivo durante l'emergenza sanitaria
Intesa Sanpaolo, pubblicata la “Dichiarazione Consolidata Non Finanziaria 2021”
Intesa Sanpaolo ha pubblicato la “Dichiarazione Consolidata Non Finanziaria 2021”, un documento strutturato e organico che rappresenta, anche attraverso un set di indicatori quantitativi, le performance in ambito ESG (Environmental, Social, Governance) e i risultati raggiunti dal Gruppo nel 2021. Nonostante uno scenario globale molto complesso, nel 2021 il Gruppo ha portato a termine con successo il Piano d’Impresa 2018-2021 conseguendo anche in ambito ESG risultati in linea se non superiori agli obiettivi dichiarati, attraverso una strategia fondata su sostenibilità sociale, culturale e ambientale e radicamento nei territori, e confermando la propria solidità patrimoniale e la capacità di creare valore di lungo termine per tutti gli stakeholder.
Nel corso dell’anno, il programma ISP4ESG avviato nel 2019 ha coinvolto tutte le Divisioni e le Aree di governo del Gruppo nel processo di integrazione delle logiche ESG nel modello di business e nella strategia della Banca in base alle priorità definite dalla Cabina di Regia ESG con il supporto dei Sustainability Manager nominati per ciascuna Divisione e Area di Governo. Nell’ultimo trimestre, un passaggio significativo del percorso del Gruppo nel contrasto al cambiamento climatico è stato rappresentato dalla formalizzazione dell’impegno all’obiettivo di zero emissioni nette entro il 2050, attraverso l’adesione a tutte le alleanze Net-Zero promosse dalla UNEP Finance Initiative: Net-Zero Banking Alliance (NZBA), Net Zero Asset Managers Initiative (NZAMI), Net-Zero Asset Owner Alliance (NZOA) e Net-Zero Insurance Alliance (NZIA). Con più di un anno di anticipo rispetto alla scadenza prevista dalla NZBA, Intesa Sanpaolo ha definito, all’interno del Piano d’Impresa 2022-2025, gli obiettivi di riduzione delle emissioni al 2030 allineati al net zero per i settori dell’oil&gas, della produzione di energia, dell’automotive e dell’estrazione del carbone, che rappresentano più del 60% delle emissioni finanziate del portafoglio di aziende non finanziarie nei settori indicati dalla NZBA.
A settembre 2021 la Banca si è impegnata ad adottare e implementare gli Stakeholder Capitalism Metrics sviluppati dal World Economic Forum, indicatori inclusi per la prima volta nella DCNF 2021 e a ottobre 2021 è stato pubblicato il primo TCFD Report.
Intesa Sanpaolo, i principali risultati 2021 dell’impegno di sostenibilità
L'impegno di sostenibilità del gruppo si esplica in particolare sul fronte dei numeri: per i finanziamenti ad alto impatto sociale sono stati investiti 20,6 miliardi di euro (27% del totale) dei quali 14 a sostegno del sistema produttivo durante l’emergenza sanitaria (43 miliardi di euro dall’inizio della pandemia), mentre per quanto riguarda i finanziamenti a green e circular economy sono stati investiti 8,7 miliardi di euro (11,2% del totale), più che triplicati rispetto al 2020 (+213%). Inoltre, notevole anche il contributo monetario alla società, che conta oltre 80 milioni di euro di investimento in particolare in ambito cultura e arte, nonché gli oltre 460 milioni di euro di credito a imprese sociali e Terzo Settore.
Sul versante della leadership negli investimenti sostenibili, in particolare Eurizon offre 172 fondi classificati ai sensi degli artt. 8 e 9 SFDR, con circa 110 miliardi di euro di masse (46% del totale). Altro obiettivo raggiunto la leadership nel digitale, con infrastruttura all’avanguardia e forte proposta sui canali digitali (tra le best practice europee) con circa 12,9 milioni di clienti multicanale, 8,1 milioni di clienti che utilizzano l’app e 3,6 milioni di vendite digitali. In ultima analisi, anche l'attenzione alle persone è un elemento centrale nell'impegno di Intesa Sanpaolo: 78.000 sono state abilitate a smart working e sono state erogate 13 milioni di ore di formazione, che includono una crescente focalizzazione sulle tematiche ESG; l'indice di soddisfazione infatti è pari a circa l’80% nei confronti dell’ambiente di lavoro e della Banca (indagine di clima 2021). Concludendo, si registrano circa 4.000 assunzioni (quasi il 60% donne) anche in un contesto complesso di cui 500 di profili specializzati (oltre 1.700 dal 2018).
Intesa Sanpaolo continua ad essere un modello di riferimento per la sostenibilità, come dimostrato dal suo posizionamento nei principali indici e classifiche internazionali: è l’unica Banca italiana presente nei Dow Jones Sustainability Indices World e Europe ed è classificata prima tra i peers da MSCI, Sustainalytics e Bloomberg (ESG Disclosure Score); nel 2021 è risultata la migliore banca europea e la migliore società italiana per gli aspetti ESG nella classifica di Institutional Investor e a ottobre 2021 è stata inclusa nel nuovo indice Euronext - Borsa Italiana MIB ESG Index. Con il nuovo Piano d’Impresa 2022-2025, il Gruppo intende rafforzare ulteriormente la propria leadership in ambito ESG con una posizione ai vertici mondiali per impatto sociale e grande focus sul clima