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Iren: idroelettrico e cyber security al centro della strategia per la sicurezza nazionale
Dal Fabbro (Iren): "Le realtà più idonee a gestirlo in modo efficiente e sostenibile sono quelle che da decenni operano nel settore: le multiutility, che possono abbinare competenze specifiche e capacità di investimento significative"

Iren: investimenti in idroelettrico e cyber security per rafforzare la sicurezza nazionale e la protezione delle reti energetiche
L’idroelettrico come pilastro della sicurezza energetica nazionale e la cybersicurezza come nuova frontiera della tutela delle infrastrutture strategiche. È questo il messaggio lanciato da Luca Dal Fabbro, presidente del Gruppo Iren e di Utilitalia, intervenuto oggi alla III Conferenza annuale di Confindustria Energia. Dal Fabbro ha sottolineato come il comparto idroelettrico, una delle principali fonti rinnovabili del Paese, debba essere riconosciuto come un bene strategico da salvaguardare e valorizzare, evidenziando il ruolo cruciale delle multiutility nella sua gestione.
“L’idroelettrico rappresenta un bene strategico per il nostro Paese, da tutelare e valorizzare come fonte energetica primaria per la sicurezza nazionale. Le realtà più idonee a gestirlo in modo efficiente e sostenibile sono quelle che da decenni operano nel settore: le multiutility, che possono abbinare competenze specifiche e capacità di investimento significative”, ha dichiarato Dal Fabbro.
Ma il concetto di sicurezza, secondo Dal Fabbro, oggi si estende ben oltre la protezione fisica degli impianti e delle infrastrutture. “Le principali minacce non si manifestano più solo sul territorio, ma anche nello spazio digitale. È dunque fondamentale definire e attuare un piano di sistema condiviso tra Governo e operatori, capace di affrontare la sfida della cyber security delle reti energetiche, una partita strategica per l’interesse nazionale che potrebbe generare fino a 3 miliardi di investimenti annui”, ha aggiunto.
Dal Fabbro ha inoltre richiamato l’attenzione sui rischi legati all’approvvigionamento delle risorse e sulla necessità di politiche coordinate per garantire continuità e resilienza al sistema energetico. In questo scenario, ha concluso, realtà come Iren, “fortemente radicate nei territori e con un patrimonio di esperienza consolidato”, sono chiamate a svolgere un ruolo da protagoniste “al servizio dello Stato e dei cittadini”.