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Milano, Santa Teresa 1796 celebra l'inclusione sociale con Viviana Varese

Vollmer (Santa Teresa 1796): "Accogliamo ex criminali, lavorando per la creazione di una comunità più pacifica e tranquilla da ormai 20 anni"
Presentato a Milano il nuovo Santa Teresa 1796 Speyside Whisky Cash Finish: l'evento con Viviana Varese è un esempio di inclusione sociale
Ieri, presso il ristorante stellato VIVA di Viviana Varese a Milano, Santa Teresa 1796, l'eccellente rum venezuelano pluripremiato, ha dato vita a un evento di straordinario impatto e importanza, presentando il nuovo Santa Teresa 1796 Speyside Whisky Cash Finish. Nel corso della serata, infatti, insieme al nuovo prodotto che gli ospiti hanno avuto il piacere di degustare attraverso un percorso culinario volto ad esaltarne il sapore in ogni sua sfumatura, Il Ceo di Santa Teresa, Alberto C. Vollmer, ha raccontato il progetto Alcatraz: un'iniziativa di inclusione sociale che si pone l'ambizioso obiettivo di offrire a gang criminali locali un'opportunità di riscatto sociale, grazie al lavoro, alla formazione e allo sport.
Un connubio di sapori pregiati e l'impegno comune verso la trasformazione sociale, hanno quindi dato vita, ieri sera, ad un momento unico nel mondo della gastronomia e degli spirits. La collaborazione tra Santa Teresa 1796 e Viviana Varese va ben oltre l'eccellenza dei loro rispettivi campi. Entrambe le realtà si impegnano attivamente a favore dell'inclusione, dimostrando che il mondo della gastronomia e delle bevande può essere un veicolo potente per il cambiamento positivo nella società.
Santa Teresa 1796, originario della valle di Aragua in Venezuela, grazie al progetto Alcatraz, è diventato un attore chiave nella trasformazione sociale della sua comunità. Il programma, ideato dal CEO Alberto Vollmer nel 2003, coinvolge, ad oggi, 11 gang e oltre 200 ex-criminali, apportando una significativa riduzione dei crimini a Revenga e divenendo esempio tangibile di come l'impegno sociale possa portare a risultati concreti. Il brand ambassador Anther Herrera, ex membro di una gang, è una testimonianza vivente del successo del progetto: da criminale a giocatore della squadra nazionale di rugby e brand ambassador di Santa Teresa, ha presenziato all'evento di ieri sera, commuovendo la platea con la sua storia di rinascita.
D'altra parte, Viviana Varese, oltre a essere chef stellata di fama internazionale, è attivista per la comunità LGBTQ+ e sostenitrice dell'uguaglianza di genere, ed ha orientato i suoi ristoranti verso l'inclusione sociale del personale, indipendentemente da genere, razza, età o orientamento sessuale.
L'evento è stata, appunto, l'occasione per presentare al pubblico italiano il nuovo prodotto di Santa Teresa, il Santa Teresa 1796 Speyside Whisky Cash Finish. Un connubio tra le tradizioni venezuelane e scozzesi, questo rum unico al mondo è ottenuto con un processo di finitura in botti di whisky Speyside per almeno 13 mesi, combinato con il Metodo Solera. Rivolto agli amanti del whisky, offre il gusto distintivo del rum Santa Teresa 1796 con un tocco dolce e affumicato, conquistando i palati più raffinati.
L'intervista di affaritaliani.it ad Alberto C. Vollmer, CEO Santa Teresa
"Questo evento per noi è molto importante, proprio perché ci troviamo a Milano e siamo particolarmente legati al mercato italiano. Oggi presentiamo il Santa Teresa 1976 Speyside Whisky Cash Finish; un triple aged rum che è passato attraverso tre processi di invecchiamento in Venezuela, con un quarto stage di invecchiamento nelle botti in cui viene prodotto il whiskey; caratteristica che gli concede un retrogusto tipico del whiskey", ha commentato a margine dell'evento Alberto C. Vollmer, CEO Santa Teresa.
La promozione del rum fa affidamento al processo di assaggio. L’obiettivo, come spiegato dal CEO è, infatti, quello di portare le persone, dagli influencer ai bartender, ad assaggiare il prodotto, "che mi piace definire ‘sorprendente’". Non solo: "ci piacerebbe raccontare la nostra storia, raccontare la storia di Santa Teresa e del complesso processo di invecchiamento triplo. In breve, quello che facciamo è partire da trenta diversi tipi di rum (light rum, heavy rum..), che vengono uniti in un primo processo di invecchiamento. Dopodiché, il prodotto ottenuto passa attraverso un secondo step nelle botti Soleras, per poi completare il terzo ciclo di invecchiamento", ha raccontato Vollmer.
Attraverso l’assaggio, Santa Teresa 1796 aiuta i clienti a comprendere la propria realtà, che ha un importante risvolto sociale: "Accogliamo ex criminali, così da abbassare il tasso di criminalità, lavorando per la creazione di una comunità più pacifica e tranquilla. Sono ormai vent’anni che operiamo in questo modo e che raccontiamo la storia di Santa Teresa. Negli anni, abbiamo creato una comunità di più di 3 mila membri", ha concluso il CEO.