Economia
OpenAI, fine dell’era no-profit: Microsoft si prende il 27% della società di ChatGPT
Microsoft ha rivelato di avere una quota del 27% che vale dunque 135 miliardi di dollari. L’accordo iniziale dava alla società fondata da Bill Gates i diritti su gran parte del lavoro di OpenAI

Microsoft vola in Borsa dopo il nuovo accordo con OpenAi di cui ha una quota del 27%
Microsoft sale in Borsa (+2,5%) a New York dopo l’accordo raggiunto con OpenAI per consentire al produttore di ChatGPT di ristrutturarsi in una società di pubblica utilità (e quindi potersi anche quotare in Borsa). Open Ai, valutata circa 500 miliardi di dollari, ha ora maggiore libertà nelle sue operazioni commerciali.
L'accordo infatti elimina un importante vincolo alla raccolta di capitali per OpenAI che esisteva dal 2019, quando l'azienda ha firmato l’intesa con Microsoft (che ha subito capito il valore della società ed è da sempre il suo più importante investitore). Oggi Microsoft ha rivelato di avere una quota del 27% che vale dunque 135 miliardi di dollari.
L’accordo iniziale dava alla società fondata da Bill Gates i diritti su gran parte del lavoro di OpenAI in cambio dei servizi di cloud offerti da Microsoft Azure. Con l'esplosione della popolarità del suo servizio ChatGPT, queste limitazioni sono diventate una notevole fonte di tensione tra le due aziende.
La mossa comunque era obbligata per Microsoft accusata di non aver mai rivelato chiaramente gli investimenti in Open Ai che dovrebbero essere pari a 13,5 miliardi di dollari. Domani a Borsa chiusa Microsoft, che ora capitalizza circa 4mila miliardi di dollari, darà i risultati del terzo trimestre. Per evitare altri problemi con gli investitori Microsoft ha ha dovuto chiarire la sua posizione e il suo rapporto con la società di ChatGpt.
Il nuovo accordo, secondo gli analisti, crea un quadro solido per gli anni a venire e rimuove un ostacolo che ha messo sotto pressione le azioni Microsoft negli ultimi mesi. “Questa intesa è molto importante - ha detto Dan Morgan analista di Synovus Trust - perché chiarisce il rapporto tra Microsoft e OpenAI e crea un percorso di redditività per la società fondata da Sam Altman”.
