Economia
Piazza Affari record da inizio anno, ma occhio a settembre: le insidie sono dietro l'angolo. Ecco perchè
Piazza Affari archivia un agosto brillante, con una performance che consolida un 2025 da record (+23,34% da inizio anno). Ma settembre, secondo gli esperti, è un mese difficile

Piazza Affari chiude un agosto da record, ma occhio alle insidie di settembre
Piazza Affari archivia un agosto brillante, con una performance che consolida un 2025 da record (+23,34% da inizio anno). Ma settembre, secondo gli esperti, è un mese difficile più insidioso per il listino milanese. Prudenza dunque soprattutto su settori più fragili come utilities ed energia, mentre i finanziari al momento mostrano segnali di maggiore tenuta. Lo spiega Gabriel Debach, analista di eToro. "Agosto si è chiuso con un bilancio che conferma la forza straordinaria di Piazza Affari che ha guadagnato un 2,95%, portando il 2025 a +23,43%, miglior progressione dall'inizio del secolo e secondo solo al 1998.
Un risultato di rilievo, seppure offuscato dal finale di mese: -2,57% nell'ultima settimana, con quattro sedute negative su cinque. Nonostante questo, l'ampiezza del movimento resta evidente: soltanto tre titoli in rosso ad agosto (a luglio furono 21, così come a giugno furono 24) e trentuno in positivo da inizio anno (uno in più rispetto ai 30 di fine luglio) - ha spiegato l'esperto- Settembre però arriva con un peso che va oltre la statistica con stagionalità ciclica.
Infatti dal 1998 si tratta del mese peggiore per Piazza Affari, con una media di -1,95%. Ancora più significativo il dato degli ultimi anni: dal 2020 al 2024, l'indice ha sempre chiuso in calo. L'ultimo segno positivo risale al 2019. Una sequenza che non può essere ignorata, perché finisce spesso per condizionare le aspettative e alimentare dinamiche negative". Secondo l'analista, anche la stagionalità osservata a livello di singoli titoli conferma questa impostazione: i bancari e i finanziari mostrano maggiore resilienza, con una media positiva per UniCredit, Bper e Banco Bpm. Mentre difensivi come utilities ed energia tendono a soffrire in questo periodo con i titoli legati al lusso che continuano a faticare nel trovare un buon slancio.