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Economia
Pil, l'Fmi vede rosa sul 2023 e alza le stime per l'Italia: crescita a +0,6%

L'Fmi alza le stime sul Pil 2023: la crescita prevista è del 2,9% 

Il Fondo monetario Internazionale vede rosa sul 2023. Nell’aggiornamento del Weo, World Economic Outlook di ottobre, la crescita globale rallenta ma battendo tutte le previsioni del mese. L’Fmi sottolinea infatti che il Pil del mondo è previsto in rialzo del 2,9%, in rallentamento rispetto al 3,4% dell’anno scorso, quest’anno per poi aumentare al 3,1% nel 2024. La previsione per il 2023 è di 0,2 punti percentuali superiore a quella stimata in autunno ma al di sotto della media storica del 3,8%. “Il rialzo dei tassi delle banche centrali per contrastare l'inflazione e la guerra della Russia contro l’Ucraina continuano a pesare sull'attività economica”, spiega l’Fmi.

In particolare, secondo l'Fmi il Pil taliano crescerà dello 0,6% nel 2023 e dello 0,9% nel 2024. Mentre per il 2022 la stima del Fondo è pari a un +3,9%. Passando all'Eurozona, il Fondo prevede una crescita dello 0,7% quest'anno e all'1,6% nel 2024. La crescita della Germania sarà quasi ferma quest'anno a un rialzo dello 0,1% per poi accelerare nel 2024 all'1,4%. Le previsioni sulla Francia sono invece in linea con quelle autunnali: Pil 2023 allo 0,7% e all'1,6% nel 2024.

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L'Fmi alza le stime del Pil Usa, la Cina dovrebbe crescere del 5,2% 

Mentre sul fronte internazionale, la diffusione del Covid-19 ha sicuramente frenato l'economia della Cina, ma la recente riapertura sta spianando la strada per una ripresa più rapida del previsto. L'inflazione globale dovrebbe scendere dall'8,8% del 2022 al 6,6% del 2023, al 4,3% del 2024, ancora al di sopra dei livelli pre-pandemia di circa il 3,5%.

Negli Stati Uniti il Pil nel 2023 dovrebbe attestarsi all'1,4%, +0,4 punti percentuali rispetto alle previsioni di ottobre, per poi scendere all'1% nel 2024, in calo rispetto all'1,2% previsto in autunno.  Per quanto riguarda la Cina, la crescita quest'anno dovrebbe attestarsi al 5,2% per poi scendere al 4,5% nel 2024, in linea con le stime precedenti. L’India si conferma la locomotiva del mondo con un Pil 2023 al 6,1% e al 6,8% il prossimo anno, entrambi in linea con il Weo di ottobre. 

Migliorano anche le condizioni economiche della Russia che dopo la recessione del 2022 a seguito della guerra scatenata contro l'Ucraina, dovrebbe vedere la situazione migliorare quest'anno con il Pil a +0,3% in rialzo di ben 2,6 punti percentuali rispetto alle previsioni di ottobre, e anche il prossim: +0,6% superiore di 0,6 punti percentuali rispetto allo scorso autunno. 

Fmi, i rischi legati a guerra e Covid continuano ma la priorità è frenare l'inflazione

“I rischi permangono ma sono diminuiti rispetto al Weo di ottobre 2022. Sono plausibili, una spinta più forte dalla domanda in numerose economie oltre a un calo più rapido dell'inflazione. Mentre ad aumentare le preoccupazioni, c’è la situazione pandemica in Cina che potrebbe frenare la ripresa, l'escalation che potrebbe avere la guerra della Russia in Ucraina e le condizioni finanziarie globali più restrittive che potrebbero peggiorare la situazione dei debiti sovrani”, scrive l’Istituto di Wasghington. In ogni caso, la priorità nella maggior parte delle economie è quella di far rallentare l'inflazione.

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Per il Fmi è importante fare attenzione ai debiti pubblici degli stati più indebitati a causa delle condizioni monetarie più restrittive e a una crescita inferiore che potrebbero incidere sulla stabilità finanziaria dei paesi con più debito. Altrettanto importante è accelerare le vaccinazioni contro il Covid-19 in Cina che salvaguarderebbero la ripresa, con ricadute globali positive. Il sostegno fiscale dovrebbe essere indirizzato alle persone più colpite dai prezzi elevati di alimenti ed energia mentre le misure di sgravio fiscale più generali dovrebbero essere ritirate.

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