Pirelli sfreccia nei primi nove mesi: utile netto a 400 milioni (+8%) e target confermati. In CdA si riaccende il nodo Sinochem - Affaritaliani.it

Economia

Ultimo aggiornamento: 18:51

Pirelli sfreccia nei primi nove mesi: utile netto a 400 milioni (+8%) e target confermati. In CdA si riaccende il nodo Sinochem

Nel terzo trimestre ricavi a 1,7 miliardi di euro (-2,3%), con crescita organica del 2,4%. Pirelli centra gli obiettivi e limita l’impatto dei dazi

di Elisa Mancini

Pirelli tiene la corsa: utile in rialzo, target confermati. Il CdA si divide sulla governance

Pirelli archivia il primi nove mesi dell'anno con ricavi pari a 5.195,2 milioni di euro, con una crescita organica del 3,7% escludendo l’effetto cambi e iperinflazione (-3,4%) e il deconsolidamento di Däckia (-0,1%). Includendo tali effetti, la variazione è stata pari a +0,2% rispetto ai 5.184,5 milioni di euro dei nove mesi 2024. L’High Value rappresenta il 79% del fatturato totale (76% nei nove mesi 2024).

Il cda di Pirelli, riunitosi in data odierna, ha approvato i risultati al 30 settembre 2025 a maggioranza con il voto favorevole di 9 su 14 consiglieri presenti. Hanno votato contro i consiglieri Chen Aihua, Zhang Haitao, Chen Qian e Fan Xiaohua, mentre Grace Tang si è astenuta. I consiglieri che hanno espresso voto contrario al rendiconto intermedio di gestione, si legge nella nota dei risultati, hanno motivato il loro dissenso unicamente in ragione della dichiarazione - richiamata nella sezione eventi di rilievo della relazione stessa - di avvenuta cessazione del controllo di Sinochem su Pirelli, in continuità con quanto fatto in occasione dell’approvazione del bilancio 2024.

Nel periodo, l'Ebit adjusted segna +2,4% a 835,5 milioni di euro (815,9 milioni di euro al 30 settembre 2024) grazie all’efficacia delle leve interne il margine Ebit adjusted sale al 16,1% (15,7% nei primi nove mesi 2024). L'utile netto sale a +8,0% a 400,6 milioni di euro (371,1 milioni di euro al 30 settembre 2024). Il flusso di cassa netto ante dividendi è di -362,5 milioni di euro (-356,8 milioni nel corrispondente periodo 2024) mentre la posizione finanziaria netta è di -2.537,9 milioni di euro (-2.816,2 milioni di euro al 30 settembre 2024 e -1.925,8 milioni al 31 dicembre 2024).

Sulla base dei risultati dei primi nove mesi Pirelli conferma "nonostante uno scenario esterno estremamente volatile e sfidante" gli obiettivi resi noti a luglio "grazie alla solida crescita organica, all’efficacia del piano di efficienze e alle azioni di mitigazione dei dazi". In particolare, sono confermati ricavi compresi tra circa 6,7 e 6,8 miliardi di euro, con una crescita organica maggiore o uguale al 4%.

Riviste le attese sul trend dei volumi, compensato dal miglioramento del price/mix. Nel dettaglio: volumi in crescita di circa +0,5% (circa +1% la precedente stima); price/mix in ulteriore miglioramento fra circa +3,5% / circa+4% (circa+3% /circa +3,5% la precedente stima); impatto cambi atteso a circa-4% (circa -4,5% / circa -4,0% la precedente stima).

Confermato inoltre un margine Ebit adjusted pari a circa 16%, grazie al contributo delle leve interne (price/mix ed efficienze) che più che compensano l’impatto negativo dei cambi, dell’inflazione dei fattori produttivi e dei dazi Usa e una generazione di cassa netta ante dividendi a circa 550 milioni di euro. Il gruppo conferma anche investimenti pari a circa 420 milioni di euro (circa 6% dei ricavi) e il rapporto fra Pfn/ Ebitda Adjusted pari a circa 1 volta con una posizione finanziaria netta pari a circa -1,6 miliardi di euro.

Inoltre Pirelli archivia il terzo trimestre dell'anno con ricavi pari a 1.696,6 milioni di euro, con una crescita organica del 2,4% escludendo l’effetto cambi (-4,3%) e il deconsolidamento di Däckia (-0,4%), -2,3% rispetto a 1.737,0 milioni di euro del terzo trimestre 2024. Il Price/Mix è pari a +3,9% grazie soprattutto al miglioramento del mix di prodotto. L'utile netto è di 136,6 milioni di euro (139,8 milioni di euro nel terzo trimestre 2024).

Nel periodo, l'Ebit adjusted si attesta a 277,2 milioni di euro, stabile rispetto ai 276,8 milioni di euro nel terzo trimestre 2024 grazie al contributo delle leve interne, mentre il margine Ebit adjusted sale al 16,3% (15,9% nel terzo trimestre 2024). Il flusso di cassa netto ante dividendi è pari a +141,2 milioni di euro (+162,4 milioni nel terzo trimestre 2024).

Pirelli, impatto sui dazi contenuti 

"Gli Stati Uniti generano oltre il 20% dei ricavi di Pirelli che soddisfa la domanda nel Paese per circa il 5% attraverso produzione locale, in Georgia, grazie allo stabilimento con il più alto grado di automatizzazione di tutte le fabbriche del gruppo, per circa il 55% con le importazioni dal Messico e per il 40% restante circa dal Brasile e dall’Europa". Lo afferma Pirelli nella relazione finanziaria relativa ai risultati dei primi nove mesi dell'anno

A livello globale, lo scenario vede Pirelli esposta ai seguenti dazi: Europa: 15% su import di pneumatici Car dal primo agosto (in sostituzione delle tariffe preesistenti e del dazio addizionale del 25%, applicato dal 3 maggio al 31 luglio); Brasile: 25% addizionale ai dazi preesistenti su import di pneumatici Car dal 3 maggio; Uk: 10% addizionale ai dazi preesistenti su import di pneumatici Car dal 1° luglio (25% il dazio addizionale dal 3 maggio al 30 giugno); Messico: nessun dazio sulle importazioni in quanto Pirelli è un produttore 'Usmca compliant'; e dazi universali e reciproci su import di pneumatici moto e bici da tutti i Paesi con percentuali differenziate a seconda della fonte.

"Gli impatti dei sopracitati dazi - spiega il gruppo - sono stati contenuti da Pirelli grazie a un piano di mitigazione che si basa sulla revisione dei flussi logistici, sull’ottimizzazione delle scorte, su un adeguamento della politica commerciale e su un programma di riduzione dei costi ulteriore rispetto al piano di efficienze già in essere".

Pirelli prevede per il 2025 un mercato pneumatici Car sostanzialmente flat, con un segmento High Value più resiliente, in crescita 'mid-single digit' mentre il segmento Standard è atteso in flessione. Lo rende noto il gruppo nella relazione finanziaria.

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