A marzo boom della produzione. Il rimbalzo di febbraio fa ben sperare
Il rimbalzo di febbraio della produzione industriale corregge il calo 'anomalo' di gennaio e per marzo si figura un ulteriore aumento. E' la stima della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo. "Ci aspettiamo un ulteriore aumento della produzione a marzo - sottolinea Paolo Mameli, senior economist Direzione Studi e Ricerche di Intesa commentando il dato Istat sulla produzione industriale diffuso oggi - e che il primo trimestre 2015 possa risultare il primo trimestre dal 2013 a registrare una crescita sia per la produzione industriale che per il Pil. La nostra stima su entrambe le variabili e' piuttosto cauta al momento (0,1% trimestre su trimestre)". Tuttavia, spiega l'analista di Intesa Sp, "i risultati delle indagini di fiducia delle imprese, in particolare nel settore manifatturiero, sono coerenti con una accelerazione gia' a partire dal trimestre corrente. Sembra di poter dire - aggiunge - che in particolare nel manifatturiero non si siano visti ancora appieno gli effetti benefici degli shock su prezzo dell'energia e tasso di cambio (quest'ultimo, accentuatosi decisamente da febbraio a oggi)".
In sintesi, il rimbalzo della produzione industriale a febbraio, osserva Mameli, "conferma quanto segnalavamo un mese fa e cioe' che il calo inatteso di gennaio fosse anomalo in quanto viziato da effetti di calendario (due ponti festivi a inizio mese) e percio' destinato a rientrare il mese successivo. Peraltro, il recupero di febbraio corregge si' la discesa del mese precedente ma lascia il trend nell'industria piu' vicino a una stagnazione che non a una fase di vera e propria crescita dell'attivita' economica". Il dato di febbraio, prosegue Mameli, "e' risultato esattamente in linea con le nostre previsioni (+0,6% m/m da -0,7% m/m di gennaio la variazione congiunturale, -0,2% da -2,2% a/a precedente la variazione tendenziale corretta per gli effetti di calendario). Il dato e' risultato superiore alle stime di consenso (+0,5% m/m, -1,3% a/a)". Per il senior economist della direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, e' "confortante che il rimbalzo sia guidato dai beni strumentali (+1,1% dopo il -1,7% m/m di gennaio; la variazione congiunturale media degli ultimi 3 mesi e' di +0,7% m/m). Un contributo importante, di circa tre decimi - aggiunge - e' venuto anche dal forte aumento della produzione energetica (+3,6% m/m; e' il terzo incremento congiunturale consecutivo dopo il forte calo registrato tra settembre e novembre dello scorso anno anche in conseguenza di temperature superiori alla media). Viceversa - conclude Mameli - continua a calare la produzione di beni intermedi (-0,4% m/m) e risulta stagnante quella di beni di consumo (si registra un deciso calo per il secondo mese consecutivo dei beni durevoli dopo il forte recupero degli ultimi mesi del 2014, mentre crescono dello 0,2% m/m come gia' a gennaio i non durevoli)".