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Economia
Pubblicità, boom del mercato in Italia. Nel 2021 crescerà del 10,7%

Secondo le previsioni di GroupM - media semestrali - a metà del 2021 la crescita pubblicitaria per l’anno in corso sta di gran lunga superando le precedenti aspettative. Questo ha comportato una consistente revisione delle stime globali per quest’anno e per gli anni a venire, si legge su PrimaOnline. Tra i fattori che hanno causato la rapida crescita si attestano l'espansione più rapida del previsto degli ecosistemi di App, la formazione rapida di piccole imprese e il ruolo crescente di mercati media transnazionali.

La previsione generale del settore

Crescita 2021: 19% (esclusa la pubblicità politica degli Stati Uniti), una significativa revisione al rialzo rispetto alle nostre previsioni dello scorso dicembre ed entrate pubblicitarie superiori del 15% rispetto al 2019. La previsione, si legge ancora su Prima, è che la pubblicità globale, inclusa quella politica degli Stati Uniti, supererà 1 trilione di dollari nel 2026, rispetto ai 641 miliardi di dollari del 2020 e ai 522 miliardi di dollari del 2016. La concentrazione all’interno della industry è aumentata in questo periodo: nel 2020, le prime 25 media company rappresentavano il 67% dei ricavi pubblicitari complessivi. Lo stesso gruppo di aziende nel 2016 era il 42%. Alcuni mercati dovrebbero registrare una crescita superiore al 20%, inclusi UK, Brasile, Cina e India. Molti altri cresceranno come il Canada l’Australia e gli Stati Uniti.

Il mercato italiano

Per quanto riguarda il panorama pubblicitario italiano le stime sono state riviste anch’esse in crescita, con una performance migliore del previsto dopo una partenza lenta nel primo trimestre. La nuova previsione è di +10,7%, oltre 3 punti percentuali in più rispetto alla precedente release (superati i valori del 2019). Gli effetti trainanti sarebbero il rimbalzo del secondo trimestre e gli eventi sportivi (Campionato Europeo e Olimpiadi), che hanno impattato principalmente su Tv e Web. Un forte rimbalzo del mezzo televisivo nel secondo trimestre dovuto, come anticipato sopra, sia agli eventi sportivi che alla ripartenza di alcune categorie di spender, silenti in pubblicità nell’ultimo anno. Infine il mezzo digitale ha evidenziato performance particolarmente positive, con una crescita a doppia cifra non solo grazie alle piccole medie imprese, ma anche alla ripartenza dei Big Spender. 

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    pubblicitàmercato pubblicitario




    
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